Technoprobe. Una nuova proposta di lavoro inclusivo

Eccellenza L’impresa partecipa a un progetto con la coop “Il Grappolo” sul collocamento mirato. È un percorso di formazione dedicato ai disabili

È denominato “ForMe – Un ponte verso il lavoro” il progetto presentato da Technoprobe con la cooperativa sociale Il Grappolo di Oggiono (e approvato dalla Provincia di Lecco) per la creazione di un’isola formativa che permetta a persone con disabilità iscritte al collocamento mirato di Villa Locatelli di acquisire competenze tecniche spendibili sul mercato del lavoro.

Le due realtà brianzole stanno creando nuovi installatori e manutentori meccanici, con l’iniziativa che ha preso il via proprio nei giorni scorsi. L’azienda e la cooperativa mettono a disposizione una parte dei loro processi produttivi e la competenza nella gestione di persone diversamente abili creando un ambiente di lavoro integrato con i processi produttivi per l’attivazione di tirocini extracurriculari e per ricevere formazione in un contesto produttivo “in situazione”.

Come ha sottolineato il consigliere provinciale Carlo Malugani, nel presentare l’iniziativa, saranno ventisette i ragazzi che verranno formati nel primo triennio.

«Si tratta – ha spiegato il responsabile delle risorse umane di Technoprobe, Livio Lamparelli - di una iniziativa, partita nelle ultime settimane, che per noi è molto importante. Rientra nel solco di una commistione costruttiva tra impresa e cooperativa, nel dare risalto alla formazione delle competenze. È sempre più difficile trovare personale abile competente, ma è ancora più complicato quando si tratta di persone con forme di disagio. Il nostro obiettivo è di strutturare competenze».

Millesettecento dipendenti in Italia, circa 1.500 dei quali impiegati nel sito di Cernusco, l’azienda è leader mondiale nella produzione di probe card, ma guarda con attenzione, sempre, anche al territorio in cui è nata ed è cresciuta. «Il Progetto ForMe auspichiamo possa essere replicato e che produca una propagazione, perché restituisce al personale disabile una competenza spendibile nel mondo del lavoro. Per quanto ci riguarda, questa esperienza per noi andrà oltre il singolo triennio. Noi ci siamo occupati in prima istanza di formare i formatori e siamo contenti degli aspetti metodologici curati da Il Grappolo, che opera ormai da trent’anni. Si tratta di attività sfidanti ma ben costruite, sulla base di spazi aperti, macchinari nuovissimi; quindi avremo senza dubbio ottimi risultati».

Dunque, a gestire la parte più operativa sarà la cooperativa Il Grappolo. «Noi – ha commentato Matteo Cagliani - siamo quindici soci lavoratori; siamo piccoli, ma con una lunga storia alle spalle. Inizialmente questa proposta ci ha un po’ spiazzati, ma in breve abbiamo colto questa opportunità nell’ottica di sviluppare un servizio nuovo, che possa essere replicato altrove, ma anche per guardare al privato sociale che ha la necessità di rinnovarsi e di utilizzare strumenti diversi per far fronte a problemi che con il tempo non diminuiscono ma aumentano».

Un pizzico di perplessità iniziali, dunque, spazzate via dall’entusiasmo incontrato sia in Technoprobe che tra i funzionari della Provincia che operano in questo ambito. «L’isola è allestita nella nostra cooperativa e questo ci permette non solo di trasmettere contenuti e competenze, ma anche di prendere in carico persone con i loro desideri, sogni e limiti».

Attualmente è in corso la terza settimana dell’isola formativa. Lo step iniziale è costituito da un tirocinio di sei mesi, prorogato quindi per ulteriori sei mesi al fine di dare ai partecipanti strumenti da poter spendere nella loro vita lavorativa.

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