«Studiano e hanno già un lavoro»

Chiavenna. La soddisfazione di Giorgio Dal Pozzo, docente della sezione degli ebanisti dell’Ip Crotto Caurga. Gli allievi di quinta ieri hanno presentato la loro ultima opera: la nuova cucina della Casa del Quadrifoglio.

«Prima di terminare la scuola i nostri allievi hanno già un posto di lavoro e le occasioni di incontro con aziende e associazioni sono preziose per la loro crescita umana e professionale». C’è tanta soddisfazione nelle parole di Giorgio Dal Pozzo, docente della sezione degli ebanisti dell’Ip Crotto Caurga, dopo la presentazione della nuova cucina della Casa del Quadrifoglio di Chiavenna, associazione che si occupa dell’assistenza a familiari disabili. È stata realizzata nel giro di un anno dagli allievi che attualmente frequentano la classe quinta.

«Dal punto di vista professionale abbiamo curato tutto il percorso che si fa di solito, dai rilievi al montaggio, passando per la progettazione e la realizzazione - premette il docente -. Per valutare le esigenze e ideare i dettagli del progetto, abbiamo visitato il Centro diurno disabili e lì abbiamo preso visione delle problematiche e delle difficoltà da affrontare costruendo questi mobili, ricercando soluzioni dal punto di vista funzionale ed ergonomico. Questa si è rivelata un’esperienza molto importante anche a livello umano».

In varie occasioni si è discusso di distanza tra mondo del lavoro e scuola, invece questa sezione del Caurga è spesso impegnata nella realizzazione di mobili e altri manufatti insieme a società. Per la cucina della Casa del Quadrifoglio è stata fondamentale la collaborazione di altre ditte: Blum - rappresentata ieri da Eugenio Targhettini e Fabio Gatti -, La sfinge di Novate Mezzola con Patrizio Libera e Andrea Maspero di Samolaco per la fornitura degli elettrodomestici.

«Credo che sia fondamentale l’apertura della scuola al mercato del lavoro, perché comunque ci deve essere un confronto fra il nostro istituto e la comunità - ha aggiunto Dal Pozzo -. Negli ultimi tanti periodi ci sono tante aziende che chiamano a scuola a chiedere ragazzi e in questo momento abbiamo una certa difficoltà a fornire dei nominativi perché generalmente alcuni hanno contatti o addirittura contratti già prima della fine del percorso di studio».

Il primo ringraziamento di Davide Trussoni, presidente della Comunità montana della Valchiavenna, è andato a Sergio Petruzio, ex presidente dell’associazione fondata alla fine degli anni Novanta dai genitori di utenti dei servizi per disabili. «Ma oggi è bello dire anche grazie a questi studenti che hanno aiutato II Quadrifoglio a portare avanti un sogno, consentendo di pensare al pensare al dopo di loro. Come territorio abbiamo messo a disposizione questa struttura, l’associazione ci ha speso qualcosa di incredibile e non solo in termini di soldi, ma anche di energie e di voglia di reperire le risorse per farlo. Questa casa accoglie i ragazzi per fare in modo che diventino sempre più indipendenti e per i loro genitori è qualcosa di veramente importante. Per gli studenti è un’occasione che fa crescere a livello professionale e sul profilo umano. Bravi ragazzi».

Non è il primo caso di impegno degli allievi del Caurga per il territorio, visto che in passato sono stati attivi nella costruzione di arredi per gli itinerari ciclo pedonali e altre strutture. Tutte opere apprezzate sia dai valchiavennaschi, sia dai turisti.

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