Silea introdurrà il sacco viola con chip. Obiettivo: un miglior riciclo dei rifiuti

Il direttore dell’azienda Pietro Antonio D’Alema annuncia i piani per aumentare la sostenibilità

Non solo uno sguardo ai risultati conseguiti durante l’anno scorso, ma anche agli investimenti che verranno messi in campo nei prossimi mesi.

In occasione dell’assemblea dei soci di Silea, che nei giorni scorsi ha provveduto ad approvare il bilancio 2021 – in cui si è segnato un utile da 3,3 milioni di euro, due dei quali verranno distribuiti ai Comuni soci –, si è parlato infatti anche del futuro, considerato che per il biennio 2022/2023 sono state programmate opere per circa 20 milioni di euro.

Il prossimo periodo porterà con sé tante novità, anche sotto il profilo dei servizi. «Nei prossimi mesi intendiamo consolidare quelli che già garantiamo ai Comuni soci e ai cittadini, ma valutiamo la possibilità di estenderci anche nell’ambito dei servizi di tariffazione – ci ha spiegato il direttore generale di Silea, Pietro Antonio D’Alema -. Oggi questo settore è in carico all’ufficio tributi degli enti locali: a tendere vorremmo occuparci di questo aspetto per conto dei Comuni, supportandoli. In questo senso ci stiamo attrezzando: per noi è un’interessante area di sviluppo». Tra gli interventi previsti, spiccano il nuovo digestore anaerobico per la produzione di biometano (11,5 milioni di euro) e il nuovo impianto per il recupero energetico dei fanghi di depurazione (3,3 milioni di euro) già in via di realizzazione. Dai progetti del Pnrr predisposti da Silea per i Comuni, potrebbero prendere il via investimenti per ulteriori 33 milioni di euro. Tra i progetti presentati, anche la realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei prodotti tessili e di uno per la selezione della carta e del cartone.

«Puntiamo anche ad aumentare il contributo all’economia circolare rappresentato dall’impianto per le plastiche, che è in fase di test e che puntiamo a mandare a regime a breve, garantendo la capacità di selezione tra venti tipi di prodotti e la produzione di una quantità minore di scarti». Ma non è tutto: Silea sta ragionando sul sacco viola con microchip, da aggiungere al sacco rosso.

«Nel 2023 introdurremo, per le amministrazioni che lo vorranno, il sacco viola con il Qrcode associato all’utenza. La fornitura del primo anno sarà a carico di Silea, che porterà avanti questa sperimentazione a titolo di investimento sul territorio, per realizzare un miglior controllo della qualità del materiale. Questo ci permetterà di fare un ulteriore progresso sia in termini di percentuale di raccolta che di riciclabilità dei prodotti».

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