Reddito e pensione di cittadinanza. Lecco tra le province con meno richieste

Welfare Dal 2019 a oggi scese dallo 0,2% allo 0,1%, a luglio i beneficiari sono stati 2742. L’importo medio per il primo è di 500 euro al mese, per la seconda di 459 euro mensili

Numeri bassi a Lecco e Como per i percettori di reddito e di pensione di cittadinanza. E cala la percentuale di richiedenti il sussidio: dal 2019 ad oggi per Como è sceso dallo 0,4% allo 0,3% e per Lecco dallo 0,2% allo 0,1%. Tra le percentuali più basse nelle province italiane.

A luglio, le famiglie che hanno percepito il reddito di cittadinanza a Como sono 2.761, a Lecco 1.217, per 5.450 persone coinvolte a Como e 2.429 a Lecco. L’importo medio è di 518 euro a Como e di 500 a Lecco.

Per loro sono in corso colloqui personalizzati presso i Centri per l’impiego delle due province, vincolanti per la possibilità di continuare a usufruire della misura così come lo sono le proposte di lavoro, fino a tre, che, se ritenuti idonei, vengono offerte.

Il vero dato di realtà è che si tratta di persone con bisogni complessi che difficilmente e non completamente possono essere inserite nel mondo del lavoro e che spesso sono anche in carico ai servizi sociali.

Per un raffronto con la dimensione regionale: le famiglie in Lombardia sono 71mila per 147mila persone che, in media, ricevono 518 euro al mese.

Se a questi si sommano i percettori di pensione di cittadinanza a Como le persone salgono a 6.034 e a Lecco a 2.742. A livello regionale il totale dei percettori del sussidio è di quasi 161mila persone. La pensione di cittadinanza è in media inferiore al reddito: 471 euro a Como, 459 a Lecco e 479 la media lombarda, anche in questo caso il peso di Milano incide nell’alzare i valori. Sempre la città metropolitana fa crescere la percentuale di richiedenti il reddito o la pensione di cittadinanza rispetto alla popolazione: in Lombardia è il 10% (ma quest’anno è scesa a 8,2%), simile alla percentuale del Lazio, ma la metà rispetto al 20% della Campania e a quasi il 18% della Sicilia.

Nei nostri territori la percentuale di nuclei familiari rispetto al totale che richiede il reddito di cittadinanza è inferiore alla media lombarda: a Como oscilla tra lo 0,4% e lo 0,3% ad anni alterni dal 2019 al 2022, quest’anno è dello 0,3%.

A Lecco la percentuale è ancora più bassa: è sempre stata attorno allo 0.2% e quest’anno è scesa a 0,1%. Un’incidenza molto limitata, simile a quella della Valle d’Aosta con lo 0,1% di richiedenti o del Trentino Alto Adige con lo 0,4. Poche le richieste anche nelle regioni centrali come Umbria e Marche, attorno all’1%. Secondo l’Osservatorio su reddito e pensione di cittadinanza di Inps a luglio, in Italia, ci sono stati 1,17 milioni di nuclei beneficiari, per 2,49 milioni di persone, con un importo medio di 551 euro.

La distribuzione per aree geografiche relativa vede 443mila persone beneficiarie al Nord, 340mila al Centro e oltre 1,7 milioni nell’area Sud e Isole. La platea dei percettori di rdc e pdc è composta, a luglio 2022, da 2,17 milioni di cittadini italiani, 226mila cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno Ue, 88mila cittadini europei, 5mila loro familiari o titolari di protezione internazionale.

Per le famiglie con minorenni (365mila, con 1,3 milioni di persone coinvolte) l’importo medio mensile è di 682 euro. Le famiglie con presenza di disabili sono quasi 197mila, con 442mila persone coinvolte. L’importo medio è di quasi 490 euro.

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