«Olimpiadi, un trampolino per lo sci»

Gli impiantisti di Anef a “Montagne di Lombardia”: «E ora vogliamo diventare i migliori in Italia». Il presidente Fossati: «Nonostante il meteo difficile, la scorsa stagione confermati 4 milioni di primi ingressi».

«Vogliamo diventare i migliori e le Olimpiadi del 2026 saranno una straordinaria opportunità per tutta la montagna lombarda». Arriva dall’Anef, l’associazione che riunisce la maggior parte delle imprese degli impianti di risalita della regione e della provincia di Sondrio, l’auspicio formulato ieri a Milano in occasione dell’iniziativa “Montagne di Lombardia”.

La passata stagione è stata caratterizzata – in molte stazioni - da temperature superiori alla media, assenza di neve e vento in abbondanza. «Ma nonostante queste premesse siamo riusciti a confermare la quantità di utenti che abbiamo avuto negli anni precedenti, con circa 4 milioni di primi ingressi», ha spiegato Massimo Fossati, amministratore delegato delle Imprese turistiche barziesi e presidente di Anef Lombardia e Anef Ski Lombardia, consorzio di aziende funiviarie. «Oltre a questo abbiamo migliorato il numero dei passaggi totali, salendo a 48 milioni con un +12%». Anef Ski Lombardia rilancia per la stagione in corso il progetto “Skipass Lombardia”, valido per tutta la regione, da usare nelle modalità stagionale e Pay per use, che consente di pagare solo il tempo che si trascorre sulle piste. Il comparto in Lombardia è costituito da 27 stazioni, che in totale possono contare su 310 impianti e 900 chilometri di piste. «Cerchiamo in tutti i modi di mantenere la nostra peculiarità: essere ancora impiantisti privati - ha sottolineato Fossati -. Certo, abbiamo bisogno della sinergia con il pubblico».

Una collaborazione che si esprime nel supporto al settore e in particolare nell’affrontare i costi maggiori, quelli dell’innevamento artificiale. In quest’ottica è stato predisposto il bando neve programmata H48, che assegna contributi per il potenziamento e l’efficientamento di quest’attività. «È finalizzato all’apertura prima possibile, cercheremo di implementare l’efficienza dei nostri impianti di innevamento - ha rilevato il presidente degli imprenditori del settore -. Su una dotazione di 8 milioni di euro ne saranno investiti più di 20 solo per la neve programmata in tutte le stazioni. Quest’anno la presenza di neve naturale è una fortuna, ma questo non diminuirà le spese, perché tutti produrremo quella artificiale per garantire la migliore fruibilità delle piste». Secondo Fossati l’offerta lombarda può essere paragonata a quella dei grossi comprensori italiani, come ad esempio Dolomiti Superski, che ha 1170 chilometri sciabili, la Via Lattea in Piemonte e la Val d’Aosta. «Lo stagionale che unisce le stazioni ci permette di essere un comprensorio omogeneo anche se non sono collegati fra di loro - ha aggiunto Fossati -. Siamo sempre stati capaci di innovare insieme a Regione Lombardia e dal 2009 c’è uno stagionale che vale per tutti gli impianti. In futuro potremo fare evolvere ancora di più l’offerta».

Lo sci è l’elemento principale, ma non è il solo. «Ragionando in ottica di comprensorio siamo riusciti a migliorare le nostre performance e stiamo andando nella direzione di un’offerta globale di quelle che sono le nostre montagne. Non solo gli impianti di risalita, ma anche altre esperienze apprezzate. In futuro vogliamo continuare a collaborare con le istituzioni per fare migliorare la nostra offerta. L’obiettivo è diventare i migliori. Non lo siamo ancora, ma cercheremo di farlo».

Ci sono alcune iniziative apprezzate, come “Scialla weekend” dedicato agli under 16 che ha portato più di diecimila ragazzi e bambini sulle piste a fine stagione. Ma si guarda soprattutto all’evento più importante, le Olimpiadi del 2026. «La Valtellina farà la parte del leone, ma devono essere un’occasione per tutta la montagna lombarda», ha concluso Fossati.

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