Il taglio delle tasse è rinviato
Tremonti: "Prima il federalismo"

Il ministro dell'Economia avverte che sul fronte della defiscalizzazione il governo si è già mosso nei limiti del possibile su Ici e straordinari. Per interventi più "pesanti" sarà necessario approvare le nuove norme sul fisco locale, indispensabili per la tenuta dei conti dello Stato. Sulla manovra continua la battaglia sui tagli su burocrazia e sanità

Giulio Tremonti ha puntualizzato la strategia del governo sulle tasse, ribadendo che sul fisco il governo ha già fatto tutto il possibile, tra abolizione dell'Ici sulla prima casa e sconti fiscali su straordinari e premi di produzione per determinate categorie di lavoratori.
Per arrivare a una sostanziosa riduzione del carico fiscale, ha spiegato il ministro dell'Economia in un'intervista al "Corriere della Sera", sarà invece necessario attendere la realizzazione compiuta del federalismo fiscale, che è l'unica strada compatibile con la tenuta economica del bilancio statale.
Insomma, nella manovra non sarà inserita nessuna ulteriore misura per ridurre il peso fiscale: sarà invece necessario attendere diversi mesi, una volta che il treno delle riforme avrà ripreso il suo iter. E proprio in tema di riforme Silvio Berlusconi, dal summit euromediterraneo di Parigi, ha fatto sapere di essere disposto a cambiare la Costituzione, ma a patto di un dialogo costruttivo solo con alcuni settori dell'opposizione.
In caso contrario, ha ribadito il Cavaliere, il governo andrà comunque avanti a colpi di maggioranza, visti i margini di consenso conquistati alle scorse elezioni.
Sul fronte della manovra intanto non si registrano novità significative, se non per la battaglia sui tagli alla pubblica amministrazione e le polemiche sui fondi destinati alla sicurezza.
Il governo ha sempre in animo di ridurre del 20% gli stipendi di sindaci e consiglieri comunali, mentre per la sicurezza dovrebbe essere confermato lo stanziamento di 300 milioni di euro, giudicato comunque insufficiente da parte di settori delle forze dell'ordine.
Infine resta la polemica con le Regioni sui tagli alla sanità: la prospettiva del commissariamento delle amministrazioni che non rispetteranno gli obiettivi di bilancio e la possibile reintroduzione di ticket là dove la spesa sarà eccessiva non convince affatto gli amministratori locali, che annunciano battaglia.

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