Gli industriali: «Progetti per il Pnrr da concretizzare»

Le richieste La provincia di Lecco ha al suo attivo bandi per opere su dodici ambiti di intervento. Valgono poco più di 76 milioni di euro di finanziamenti

I dati di Regione Lombardia mostrano difficoltà da parte degli enti pubblici territoriali, in particolare nel Lecchese, nel presentare progetti sul Pnrr, nonostante la task force di esperti messa a disposizione dalla Regione e dal sistema camerale per aiutare i piccoli Comuni nello sviluppo di iniziative da finanziare. Ma il Pnrr è un’opportunità che non si può perdere, perciò resta fondamentale «che di fronte alle criticità si moltiplichi ulteriormente l’impegno per mettere a punti i progetti e, successivamente, fare in modo che vengano concretizzati cogliendo tutte le possibili ricadute di un programma per il rilancio che non ha eguali e dal quale dipende il futuro del Paese».

Ad affermarlo è il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Plinio Agostoni, che sottolinea anche come siano urgenti interventi per scongiurare gli effetti peggiori di «un autunno complicato fra guerra, costi dell’energia in ulteriore crescita e inflazione in aumento» e «mettere le imprese nelle condizioni di continuare a mantenersi competitive», altrimenti «sarà tutto il nostro sistema economico ad essere penalizzato». Sulla tabella di marcia del Pnrr i dati mostrano il territorio della provincia di Lecco in coda rispetto ad altre province lombarde nella presentazione dei progetti.

Secondo l’aggiornamento disponibile sul sito di Regione Lombardia la provincia di Lecco ha al suo attivo bandi su 12 ambiti di intervento, per un totale di poco più di 76 milioni di euro di finanziamenti assegnati al territorio.

Di questi la quota maggiore, nella quale tuttavia Lecco si distingue con circa 43,4 milioni, è assegnata su Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica; seguono 11,5 milioni per Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, 2,4 milioni per l’autonomia di anziani non autosufficienti, fra un milione e 1,4 milioni destinati rispettivamente a interventi per estensione del tempo pieno e mense, stazioni di posta, housing temporaneo e percorsi di autonomia per persone con disabilità. Inoltre 7,11 milioni vanno al Fondo Complementare - Programma Verde sicuro e sociale per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica, 5,6 milioni circa per il rinnovo del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti e 423mila euro per interventi di rafforzamento dei servizi a supporto delle famiglie con minori in difficoltà.

Lecco sembra dunque procedere a rilento con l’assegnazione più bassa di tutta la Lombardia, superata, nei territori più limitrofi, da Como (112,24 milioni di euro), Bergamo (525,2 milioni), Monza e Brianza (130,8 milioni) e Sondrio (81,34 milioni).

A confermare che a livello regionale e locale si stanno avendo problemi nello sviluppo del Pnrr è la coordinatrice del Recovery Lab dell’Università Cattolica, Barbara Boschetti, che in un’intervista per l’inserto Imprese&Lavoro della Provincia sottolinea come ciò accada perché «c’è una difficoltà ideativa e anche di adeguatezza delle strutture amministrative. Quelli che sono difetti storici e cronici della pubblica amministrazione si ripresentano in questa fase con la possibilità di mettere a rischio le tempistiche di attuazione del Pnrr».

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