«Energia gratuita, strada giusta»
Le parole di Provincia e Comitato

Con la legge regionale dei giorni scorsi che obbliga i concessionari di grandi derivazioni idroelettriche a cedere energia gratuita a Regione Lombardia da redistribuire sui territori dove insistono gli impianti, la provincia di Sondrio potrà godere di enormi benefici a sostegno dei servizi del proprio territorio. La condizione di provincia interamente montana consente alla Valtellina di avere un ritorno di energia gratuita sul territorio fino al 100%. Questo, in sintesi, il pensiero espresso da Elio Moretti, alla guida di palazzo Muzio.

«Accolgo con molto entusiasmo questo ulteriore traguardo raggiunto - aggiunge -. Lo reputo un passo molto importante nel percorso di revisione della normativa riferita al settore dell’idroelettrico. Già lo scorso anno un primo punto è stato fissato a livello nazionale con l’approvazione delle nuove disposizioni in materia, che rimandavano a successivi adempimenti regionali. E ora, un altro passo con la prima parte dell’iter regionale che prevede considerevoli benefici a favore della nostra provincia sul cui territorio sono presenti numerose derivazioni. Un buon lavoro è stato fatto e dell’altro ne resta da fare. La strada è quella giusta - continua -. Posso solo ringraziare chi ha a cuore la situazione della nostra valle e contribuisce a rendere meno difficoltosa la vita in un territorio montano. Un particolare ringraziamento all’assessore regionale Massimo Sertori che, specialmente su questa partita, grazie anche alla sua passata esperienza di presidente della Provincia, ha svolto un lavoro straordinario per il raggiungimento di questi obiettivi, in costante collaborazione con la Provincia».

Anche il Comitato per la razionalizzazione delle linee ad alta tensione Valtellima, Valchiavenna e Valcamonica si dice soddisfatto per l’approvazione l’emendamento in consiglio regionale proposto dall’assessore Sertori. «È stato approvato uno dei punti del documento che gli abbiamo consegnato a settembre e ne siamo molto contenti - affermano i rappresentanti del Comitato -. Il riconoscimento della quota di energia gratuita ai territori, come era previsto nelle convenzioni dei primi del ’900 e ripreso dalla legge nazionale del 2019. Certo ci sono da capire e approfondire alcuni aspetti su chi e come potrà utilizzare questa energia per i servizi pubblici. Chi e come la ritira, chi paga gli oneri di trasporto e le tasse? Per ora l’opzione più concreta e realistica è la monetizzazione prevista verso la Provincia, una decina di milioni all’anno di risorse aggiuntive che potranno risolvere qualche problema di bilancio. Un risultato non da poco». Il Comitato, vinta una battaglia, guarda l’orizzonte: « Speriamo che i concessionari non facciano resistenza e paghino il dovuto. Un buon inizio in prospettiva verso la partita più grossa e consistente, la legge sul rinnovo delle concessioni, sulla quale il nostro assessore alla montagna si è impegnato. La scadenza di marzo è vicina e nell’incontro di settembre 2019 presso gli uffici regionali abbiamo portato i nostri punti (lavoro, ambiente, sviluppo sostenibile, risorse per il territorio). Lo attendiamo con molta impazienza viste le promesse fatte con una legge a prova di ricorsi. L’unico rammarico che osserviamo - aggiungono - è che non c’è stata nessuna discussione né a livello regionale, provinciale e tanto meno con gli enti locali, ma questa è la sua personale conduzione della partita. Lo misureremo comunque più avanti quando potremo avere finalmente in mano la proposta della legge, in quel momento daremo il nostro complessivo giudizio. Per ora apprezziamo questo passo avanti».

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