Corre Technoprobe: I ricavi a più 57%, crescono i margini

EccellenzaApprovati dal vertice i conti al 30 settembre, Nuova spinta allo sviluppo verrà dalla fabbrica siciliana per la produzione di schede di controllo dei microchip

Continua in modo vigoroso la crescita di Technoprobe, che ha approvato i risultati al 30 settembre, che evidenziano ricavi consolidati per 428 milioni, in crescita del 57,4% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Marcato l’incremento anche dell’Ebitda consolidato, a 195 milioni, +60,6%, a seguito dei maggiori volumi consuntivati e con un margine pari al 45,6%.

La marginalità riflette un incremento del costo del venduto, frutto della spinta inflazionistica che ha impattato una serie di voci: il prezzo delle materie prime, i costi relativi all’aumento dell’incidenza delle spese di ricerca e sviluppo, in continuità con i progetti relativi ai nuovi prodotti e quelli riguardanti l’avvio delle linee produttive negli stabilimenti di Agrate, Cernusco e Osnago.

«I risultati al 30 settembre 2022 confermano il trend di crescita e beneficiano di un terzo trimestre molto positivo, risultato di un portafoglio ordini elevato che, in un periodo di mercato particolarmente sfidante, conferma la posizione di leadership raggiunta da Technoprobe», ha commentato Stefano Felici, amministratore delegato della società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione e produzione delle Probe Card utilizzate per il test dei semiconduttori.

Come ha rilevato Teleborsa, al 30 settembre la posizione finanziaria netta consolidata presenta un valore positivo pari a 338 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, in cui si registrava una posizione finanziaria netta consolidata positiva pari a 135 milioni. L’incremento è principalmente riconducibile alla liquidità generata dalle attività operative pari a 112 milioni e ai proventi dell’aumento di capitale predisposto a servizio della quotazione pari a 139 milioni.

Con riguardo all’outlook - tenuto conto dei risultati raggiunti al 30 settembre 2022 e del backlog di ordini e assumendo una situazione pandemica invariata - la società conferma il trend di crescita nel 2022, seppure in rallentamento rispetto ai primi nove mesi dell’anno.

Dopo la presentazione dei risultati finanziari dei primi nove mesi dell’anno, superiori alle stime degli analisti sia sui ricavi che sull’Ebitda, Mediobanca ha abbassato a 9 euro per azione (da 9,10 euro) il target price su Technoprobe, confermando la raccomandazione sul titolo a “Outperform”. Dalla call con la comunità finanziaria è emerso che l’azienda sta lanciando nuovi prodotti e soluzioni che dovrebbero avere un impatto dal quarto trimestre del 2023, mentre sul fronte M&a Technoprobe sta ancora esplorando tutte le potenziali opportunità di mercato.

Mediobanca, ha evidenziato ancora Teleborsa, ha sottolineato che le caute prospettive per il 2023 lasciano spazio a ulteriori sorprese positive sugli utili, mentre le vendite dell’intero 2022 sono attese a 550 milioni di euro con un margine Ebitda del 44%, che dovrebbe tradursi in un margine di 242 milioni di euro.

Un ruolo importante nella crescita e nell’espansione dell’azienda della famiglia Crippa l’avrà la nuova sede di Catania, inaugurata poche settimane fa con il lancio del nuovo Design center, finalizzato a potenziare le attività dei team che progettano le soluzioni tecnologiche dell’azienda leader mondiale nel settore dei semiconduttori e della microelettronica che opera nell’ambito del testing dei microchip

© RIPRODUZIONE RISERVATA