Continua la crescita di Technoprobe. I ricavi a più 40%

Eccellenza Approvato il bilancio del passato esercizio. Il fatturato del gruppo ha raggiunto i 549 milioni. Nella prima metà dell’anno è previsto un calo dei volumi

Chiusura di bilancio positiva per Technoprobe: il consiglio di amministrazione ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il consolidato, che hanno evidenziato ricavi consolidati per 549 milioni di euro, in crescita del 40%.

«I risultati del 2022 – ha affermato Stefano Felici, amministratore delegato del colosso di Cernusco -, confermano il vantaggio competitivo raggiunto da Technoprobe, risultato della sua leadership tecnologica e della costante attenzione al cliente, due pilastri che continueranno ad essere le nostre priorità anche in uno anno sfidante come si annuncia essere il 2023».

Accanto ai ricavi consolidati, il cui incremento è legato anche all’espansione del gruppo nel mercato di riferimento grazie allo sviluppo di nuove tecnologie che ne hanno rafforzato la posizione di leadership, cresce di 40 punti anche l’Ebitda consolidato, pari a 245 milioni, a seguito dei maggiori volumi e con un margine pari al 45%.

La marginalità, in linea con quella dell’anno precedente, sconta un incremento del costo del venduto in conseguenza della spinta inflazionistica che ha inciso negativamente sul costo delle materie prime e sui costi di ricerca e sviluppo. Al 31 dicembre 2022, la posizione finanziaria netta consolidata presenta un valore positivo pari a 403 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 in cui si registrava una posizione finanziaria netta consolidata positiva pari a 135 milioni. Tale incremento è principalmente riconducibile alla liquidità generata dalle attività operative pari a 207 milioni ed ai proventi rivenienti dall’aumento di capitale predisposto a servizio della quotazione pari a 139 milioni. Al 31 dicembre 2022, gli investimenti capitalizzati nel periodo sono stati pari ad 78 milioni e riguardano interventi di potenziamento, modernizzazione e aggiornamento delle linee produttive per far fronte alla crescente domanda del mercato di riferimento, sia in Italia che all’estero, oltre a nuovi progetti ancora in corso di sviluppo.

Nel documento che l’azienda, quotata su Euronext Growth di Milano e leader nella progettazione e produzione di probe card, ha riportato anche i fatti di rilievo successivi al 31 dicembre.

Il 27 gennaio, il Cda ha confermato «l’intenzione di avviare il processo di quotazione delle azioni della società su Euronext Milan in tempi che ne consentano la conclusione entro la fine del 2023. A febbraio, invece, è stato avviato un piano di efficientamento della capacità produttiva, in particolare nella società controllata Microfabrica Inc. anche in funzione della contrazione di mercato attesa nel 2023: il piano, già comunicato alle parti sociali, prevede un ridimensionamento di circa 100 unità a partire dal secondo trimestre 2023, sia nel settore produttivo, che in quello amministrativo/commerciale. Secondo le stime della società, tale piano non comporterà una contrazione della capacità produttiva né di risposta al mercato in quanto la capacità potrà essere assorbita da altri siti produttivi grazie anche alla crescente automazione di alcuni processi».

Per quanto riguarda le prospettive, invece, «tenuto conto dei risultati raggiunti al 31 dicembre 2022, la società prevede una contrazione dei propri volumi nella prima metà del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; la ripresa dell’intera filiera dei semiconduttori è attesa per la seconda metà del 2023, trainata da una generale ripresa dei consumi e dalla conclusione dei citati processi di de-stocking attualmente in corso».

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