Case, crollano le vendire: -16%
Giù i prezzi, salve le località vip

In caduta libera il mercato immobiliare: nei primi sei mesi di quest'anno -16% di compravendite e in ribasso anche i prezzi che tuttavia avevano tenuto anche nella parte finale del 2007. I prezzi "tengono" nelle zone centrali della grandi città e nelle località del turismo d'elite. Per chi investe, rendimenti maggiori per i negozi

Una ricerca del Centro studi Toscano rivela che nei primi sei mesi del 2008 il mercato immobiliare italiano ha continuato a rallentare, con un numero complessivo di compravendite calato del 16%. Contemporaneamente  per il mercato residenzial si registra  un calo dei prezzi sia nei centri cittadini che nelle zone semicentrali e periferiche. Nel contempo, spiega il Centro studi, si assiste ad una sostanziale stabilità dei tempi medi di vendita (poco più di 6 mesi rispetto ai 6 mesi dell’ultimo trimestre dell’anno precedente), che consolida la fase di inversione di tendenza del mercato immobiliare italiano.
Il calo del 16% a livello nazionale, continua il Centro Studi, peggiora ulteriormente se si considerano i soli capoluoghi di regione, in flessione del 25%. «Al fine di evitare lo stallo - osserva lo studio - nei primi mesi del 2008 è stata favorita una politica di prezzo volta a rendere maggiormente fluido il mercato e favorire l’incontro tra domanda e offerta. Quest’ultima ha prodotto uno sconto medio in sede di compravendita pari al 13,5% del valore richiesto, producendo un lieve beneficio in termini di quantità vendute rispetto all’ultimo semestre del 2007 (+4%)».
Quindi le quotazioni immobiliari in questo primo semestre 2008 hanno subito variazioni verso il basso: più contenuto nelle zone centrali delle principali città italiane (a Roma una casa in centro costa tra 4.500 e 7.500 euro al metro quadro, a Milano tra 5mila e 7mila), le quali registrano inoltre minori tempi di vendita rispetto alle zone semicentrali e periferiche. In queste ultime si rileva un progressivo calo delle quotazioni, correlato a tempi medi di vendita più elevati. Ciò è vero soprattutto per Milano e Roma, le cui zone centrali hanno tempi di vendita ben al di sotto della media (rispettivamente, 5,2 mesi per Milano e 4,2 per la capitale). Il trend è comune alle città di Bologna, Cagliari, Genova, Palermo, Torino e Verona.


Sui prezzi però il 2007 rilevava ancora un buon andamento. Secondo un rapporto ell'Agenzia per il territorio, se lo scorso anno, si sono vendute meno case questo non è servito a far rallentare la crescita dei prezzi: il valore medio delle case è salito ancora, passando dai 1.448 euro al metro quadrato del 2006 a 1.536 euro al metro quadrato del 2007, con un incremento del 6,1%. La volata dei prezzi ha comunque subito una decelerazione rispetto all’anno precedente, quando i rincari erano stati dell’8,3%.
 Alle stelle i costi delle abitazioni nelle località turistiche, prime tra tutte Portofino, Cortina d’Ampezzo e Capri, dove una casa costa quasi 9 volte la media nazionale. Tra i capoluoghi, le città più care sono Bolzano, Siena, Bologna, Roma, Firenze e Venezia, dove il valore medio di una abitazione supera di 3 volte il dato nazionale. 
Per quanto riguarda gli investimenti a rendere di più sono i negozi (5,74%) e i capannoni (5,67%), mentre rendimenti inferiori si ottengono con le case e i posti auto (rispettivamente il 4,14% e il 5,09%).

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