Donna morta nell’incendio
«Vicini di casa eroici ma non è bastato»

Il racconto del salvataggio della donna morta nell’incendio dell’appartamento

«Hanno scavalcato e sono saliti sul balcone, per entrare nella casa. L’hanno portata fuori, ma purtroppo...».

Il racconto del salvataggio (rivelatosi poi inutile) di Mirella Tettamanti, morta per le usitoni riportate nell’incendio del suo appartamento di via Spartaco a Rebbio, arriva da una testimone: «Le fiamme erano alte, uscivano dalla finestra - spiega - E qualcuno guardava, con indifferenza, come se fosse un film, uno spettacolo».

Due vicini si sono accorti di quello che stava avvenendo. «Sono corsi dentro dal balcone, con la casa in fiamme. Non ci hanno pensato due volte e hanno rischiato la loro vita. Rita (noi l’abbiamo sempre chiamata così, anche se si chiama Mirella) è stata presa e portata a braccia sul balcone. Sul corpo aveva i segni dell’incendio, ma comunque era in piedi. È poi intervenuto un terzo vicino. Per cercare di fermare le fiamme che uscivano dalla porta finestra del balcone, hanno provato a mettergli davanti un armadietto. Poi sono arrivati i vigili del fuoco: ci hanno messo dieci minuti al massimo, sono stati rapidi».

Purtroppo, il gesto eroico dei vicini, che sono rimasti leggermente intossicati, non è stato sufficiente a salvare la vita alla donna.

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