Vaccini, ultima chiamata
La Regione regala 10 giorni

Nidi e materne, gli elenchi degli inadempienti entro il 20 marzo

Vaccini: legge alla mano, per il Ministero della Sanità il 10 marzo è il termine ultimo per la presentazione delle certificazioni ed è quella la data da rispettare. Che ognuno,quindi, si assuma le proprie responsabilità, come genitore e come amministratore.

L’assessore regionale Giulio Gallera spiega che per le Ats, le agenzie di tutela della salute, di inadempienza si potrà parlare dopo il 20. Perché, dice, «entro il 20 marzo, come da Circolare ministeriale, le scuole ci invieranno gli elenchi di coloro che non hanno presentato la documentazione richiesta. A quel punto saranno i nostri Centri vaccinali a verificare ogni singola situazione per accertare che dietro l’inadempienza ci sia l’effettiva volontà di non vaccinare i bambini e non un errore o una dimenticanza. Per questo motivo solo a conclusione di tale verifica si potrà effettivamente dichiarare l’inadempienza all’obbligo».

In mezzo «come sempre le scuole», spiega Massimo Spinelli, responsabile regionale dell’Anp, l’associazione nazionale dei presidi. «Siamo in mezzo alle beghe tra governo e regioni. Il governo indica come tassativa la scadenza del 10 marzo e la Lombardia, ad esempio, dice che il termine non è tassativo e che bisogna dare ulteriore tempo. Noi in mezzo, ripeto, come vasi di terracotta tra vasi di ferro».

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