Una nuotata nel lago a dicembre: l’acqua è più “calda” dell’aria

MenaggioChi l’ha visto pensava fosse successo il peggio, invece si trattava di un’impresa coraggiosa di un abitante del comune lariano

C’è chi fa un tuffo nel lago a Capodanno, ma farsi una nuotata prolungata in questi giorni alle 8, quando le temperature sono decisamente rigide, non è proprio da tutti.

L’acqua del Lario, in questi giorni, fa registrare una temperatura media di 8 gradi, mentre quella dell’aria, alle 8, è di 3/4 gradi.

Nel momento in cui Pierangelo Butti, menaggino conosciuto per aver gestito a lungo il primo parcheggio a pagamento del paese, ha notato degli indumenti sulla riva mentre transitava sul lungolago, ha subito ipotizzato un annegamento e stava già pensando di allertare i soccorsi.

Poco dopo, però, ha visto al largo una testa di un menaggino riemergere dall’acqua e non voleva credere ai suoi occhi: «Mi stavo recando al bar a prendere il caffè e ammetto di essere rimasto sbalordito nel vedere un uomo in acqua che nuotava tranquillo – confessa – Lo conosco di vista. Ha proseguito la sua bella nuotata ancora per una ventina di metri prima di tornare a riva e asciugarsi».

Alcune settimane fa nelle acque di Menaggio lo stesso Butti aveva immortalato due ragazze nordiche e nella stessa giornata il medico valsoldese Enzo Pasotti, noto per le sue imprese a nuoto, si era tuffato nel Ceresio, ma in quei giorni il clima era ancora autunnale e non decisamente invernale come quello di questo periodo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA