Ucciso dal gas di scarico del soffiatore

Canzo La vittima è un antiquario di 88 anni di Milano, da molti anni proprietario di una villetta in via Vittorio Veneto. Stava pulendo lo scantinato senza finestre. L’allarme della badante e il tentativo di salvarlo: ma era troppo tardi

Ucciso dal gas di scarico del soffiatore a motore che stava utilizzando in un locale della sua abitazione.

Ha quasi dell’incredibile la tragedia che è costata la vita a Bruno Preti, 88 anni storico villeggiante di Canzo, conosciuto antiquario di Milano.

Preti, venerdì sera, poco prima delle 20, era impegnato con il soffiatore con motore a scoppio in un locale di circa dieci metri quadrati della sua abitazione di villeggiatura; un ambiente senza finestre all’interno del quale il monossido di carbonio che si è creato ha provocato la tragedia.

Al loro arrivo sul posto i soccorritori hanno solo potuto constatare il decesso dell’uomo.

Esalazioni fatali

Preti da tantissimi anni aveva un’abitazione di villeggiatura a Canzo dove amava trascorrere lunghi periodi dell’anno, non solo d’estate.

L’abitazione in via Vittorio Veneto è molto curata in particolare per il giardino che era una delle passioni dell’ottantottenne ancora in forma, tanto appunto da dedicarsi a dei lavori in casa.

E proprio venerdì sera ha deciso di utilizzare il soffiatore in questo locale angusto alla fine di una scala ripida. Di certo le esalazioni del motore a scoppio hanno portato alla morte del villeggiante, non si ha idea se anche a causa di un malfunzionamento dell’apparecchio che in genere è utilizzato per rimuovere il fogliame dal giardino piuttosto che la sporcizia meno tenace da vialetti o strade.

A ritrovare l’antiquario è stata la badante poco prima delle 20 che ha subito sono stati allertati i soccorsi. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Canzo, la radiomobile dei carabinieri che venerdì proveniva da Bellagio con l’ambulanza della Sos Canzo e l’autoinfermieristica del LarioSoccorso. Un grande spiegamento di mezzi in via Vittorio Veneto che non è passato inosservato, ma nessuno poteva immaginare un così tragica fine per l’uomo.

I pompieri hanno dovuto intervenire anche con una certa attenzione per la stanza ormai satura di monossido di carbonio.

Ora le indagini su quanto accaduto passano ai carabinieri di Asso che dovranno risalire alle cause del decesso, anche se in realtà tutto sembra essere ormai definito.

L’antiquario era ormai considerato un canzese di adozione per la sua lunga frequentazione del paese, Preti nonostante l’età era ancora molto apprezzato a Milano per la sua attività. La “Antichità San Marco” dal 1969 è un punto di riferimento per l’interessante mondo dell’antiquariato, oltre al padre nell’azienda lavorano due dei tre figli maschi: Luca e Marco.

Originario di Modena

Preti era vedovo da anni è amava ritagliarsi questi periodi a Canzo, come detto era lucido e ancora in buona forma fisica. Purtroppo una distrazione, un errore o una fatalità sono costate la vita all’uomo.

Originario di Ravarino, un Comune della provincia di Modena, l’uomo classe 1934 era ufficialmente residente a Milano, ma per molti anni ha voluto trascorrere gran parte del suo tempo libero proprio a Canzo, dove era apprezzato e conosciuto.

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