Tornano i “ Bala i ratt”
E attaccano i padroncini

Riparte in Ticino la campagna dell’Udc contro i frontalieri

Non hanno sfondato, ma adesso i “topi” dell’Udc ticinese ci riprovano. Riparte la propaganda democentrista messa all’indice da sinistra e moderati del Canton Ticino e bollata da quasi tutti i partiti come xenofoba.

Nel mirino comunque ci sono sempre i frontalieri anche se ora si preferisce puntare un po’ di più il dito contro i padroncini.

«È un aggiornamento della scorsa campagna – ha detto l’ Udc Marco Chiesa che fa parte del Gran Consiglio –. Un’immagine forte, amata quanto odiata, che ha messo in evidenza il problema dei frontalieri. Ora tocca ai padroncini». Padroncini che secondo il consigliere di Stato «si notificano, vengono su, fanno il lavoro e tornano a casa. È la dinamica del topolino: entra in casa, gratta un po’ di formaggio e se ne va. A me il frontalierato andava bene quando aveva un effetto complementare, ora l’effetto è sostitutivo».

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Eco di Bergamo Stop ai frontalieri