Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 17 Novembre 2015
Telespazio, dighe e santuari: gli “obiettivi sensibili” monitorati
Sono questi gli obiettivi definiti “sensibili” che ad ogni attacco terroristico in Europa risalgono la classifica dei luoghi più sorvegliati in provincia di Sondrio.
Le numerosi centrali idroelettriche (concentrate in Alta Valle e in Valmalenco), la basilica di Tirano, il santuario di Gallivaggio e il ciclopico impianto di Telespazio. Sono questi gli obiettivi definiti “sensibili” che ad ogni attacco terroristico in Europa risalgono la classifica dei luoghi più sorvegliati in provincia di Sondrio.
E anche in questo drammatico frangente le forze dell’ordine ne hanno discusso con il prefetto. Un incontro, quello che si è tenuto ieri, voluto più che per mettere a punto strategie di intervento, per “oliare” la macchina dei controlli e quindi per fare un bilancio delle attività di intelligence che riguardano aspetti di convivenza con la comunità islamica.
In questi giorni, infatti, gli agenti della Digos della questura di Sondrio sono molto attenti a ciò che accade dentro e fuori il centro culturale islamico che nel capoluogo - di fatto - funge da moschea, da luogo di preghiera. I recenti fatti di Merano - dove sono stati effettuati importanti arresti - insegnano che sul terrorismo nessuna località è al riparo e che - anzi - magari sono proprio i luoghi più periferici della penisola ad essere preferiti da chi vuole passare inosservato, da chi non vuole farsi notare. La guardia, quindi, resta alta, così come l’attività investigativa degli agenti della Digos. Diversa, invece, la questione dei controlli.
Il caso Telespazio tocca solo di striscio la provincia di Sondrio, visto che per territorio ricade in quella di Como. Chiacchieratissimo al tempo di Echelon - la (presunta) rete di controllo e spionaggio voluta dalle potenze occidentali - il centro lariano di Telespazio è con quell del Fucino (L’Aquila) tra i luoghi sotto massima protezione, visto che gestisce le comunicazioni del Nord Italia.
E poi ci sono i possibili obiettivi in provincia di Sondrio: gli impianti idroelettrici,ad esempio. Dighe e centrali sono sottoposte a puntuali controlli, oltre che monitorate giorno e notte dall’occhio elettronico. La potenza delle grandi dighe è ipotizzata in un corposo volume depositato in prefettura nel quale gli esperti si sono prodigati in raffinati calcoli per mettere in relazione volumi d’acqua e tempi di percorrenza della furia devastatrice. Ma si tratta di un mero esercizio, richiesto - per legge - dai piani di protezione civile.
Anche la basilica di Tirano è una “sorvegliata speciale”, al pari del santuario del Gallivaggio a San Giacomo Filippo, in Valchiavenna: entrambi templi mariani e meta di migliaia di pellegrini.
In questi due luoghi di culto, per ora non sono state prese misure precauzionali, oltre a quelle già previste: nel tempio mariano tiranese non ci sono controlli sui fedeli che possono entrare e uscire liberamente, mentre in quello valchiavennasco, si sta lavorando anche per migliorare la ricezione all’ingresso. Entrambi i luoghi di culto giocheranno un ruolo importante durante il Giubileo, saranno infatti preposti a dispensare le indulgenze plenarie ai fedeli che ne faranno richiesta dopo aver ricevuto il sacramento della confessione e dell’eucarestia.
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