Tasse non pagate a Erba
Comune a caccia di 600mila euro

Ben 365mila sono di Imu non versata dal 2013, altri 190mila riguardano i rifiuti e 70mila di Tasi: partiranno verifiche incrociate con anagrafe e catasto

Seicentomila euro: a tanto ammontano le tasse arretrate che il Comune di Erba cercherà di recuperare quest’anno.Il conto più pesante è al capitolo Imu, con mancate entrate che risalgono fino al 2013, ma i debiti non mancano anche sul fronte della tassa rifiuti e della tassa sui servizi.

La lotta all’evasione è nelle mani dell’ufficio tributi di Palazzo Majnoni e di Agenzia delle entrate-Riscossione: il primo si occuperà di accertare i debiti, l’ex Equitalia si occuperà del recupero mettendo in campo tutte le procedure previste dalla legge.

Gli obiettivi della lotta all’evasione emergono dal bilancio preventivo presentato dall’assessore alle finanze Gianpaolo Corti. L’importo complessivo che l’amministrazione conta di recuperare è pari a 625mila euro, così ripartiti: 365mila euro di Imu, 190mila euro di tassa rifiuti (tra l’attuale Tari e le vecchie Tarsu e Tares) e 70mila euro di Tasi (la tassa sui servizi indivisibili utilizzata dal Comune per finanziare illuminazione, opere di piccola manutenzione, ecc).

Partiamo dall’Imu. Dal 2014 l’imposta sugli immobili è stata abolita sulle prime case (fatta eccezione per gli immobili di lusso), ma resta su tutti gli altri fabbricati: per quanto riguarda la città di Erba, alcuni debiti risalgono addirittura al 2013.

Per stanare gli evasori, fanno sapere dall’ufficio tributi che fa capo alla dirigente Letizia Rossini, «si procederà all’attività di accertamento con l’utilizzo di uno specifico applicativo e in particolare incrociando la banca dati Imu con le altre banche dati comunali quali l’anagrafe, le pratiche edilizie e il catasto».

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