Tangenziale, Como paga, Varese no
Spallino: «Noi figli di un dio minore»

Tweet amaro dell’assessore comasco. Como pagherà subito, Varese no

Il sindaco Mario Lucini bolla come «sciocca» la decisione di far pagare, già dall’apertura prevista per il mese di giugno, il pedaggio sul tratto della tangenziale di Como, lungo appena 2.4 chilometri. Poi l’intervento dell’assessore comunale Lorenzo Spallino: «Si ha forte il sospetto di essere figli di un dio minore» ha detto un twet con un riferimento evidente al trattamento riservato a Varese.

A Varese è stata prevista la gratuità per tutta la durata di Expo e lo stesso è stato fatto sulla tratta A (da Lomazzo a Cassano Magnago), entrambe aperte al traffico a fine gennaio. Como non solo si trova con i lavori in ritardo, ma anche con la beffa del pedaggio.

«Rimango a quello che aveva detto il Governatore Maroni - dice il sindaco - che si era impegnato, per il 2015, anche per fare in modo che i cittadini si abituassero alla nuova strada, a non mettere il pedaggio. A questo punto, e visto quello che sostiene Pedemontana, risentiremo la Regione. Personalmente conto che venga mantenuto l’impegno preso, anche perché una condizione diversa pregiudicherebbe il senso dei lavori fatti e i soldi spesi. Difficilmente, infatti, sarebbe utilizzata nella misura in cui merita».

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