Stress da Covid
sale virtuali per superarlo

Raccolta fondi per finanziare il progetto della Bicocca ideato dalla sondriese Pallavicini

La realtà virtuale come supporto terapeutico per gestire lo stress e l’ansia da emergenza coronavirus fra gli operatori sanitari.

Il progetto è “made in università Milano-Bicocca”, trasversale ai dipartimenti di Scienze per la formazione e Medicina e chirurgia, e ha in Federica Pallavicini, 36 anni, di Sondrio, assegnista di ricerca post dottorato nell’ateneo milanese, la sua promotrice.

Bisogna arrivare a 5mila euro

«Nell’ottobre dello scorso anno è uscito il bando della seconda edizione di “Bicocca, università del crowdfunding” - dice Federica Pallavicini - che permette a studenti, ex studenti, docenti e ricercatori e dipendenti di finanziare i propri progetti. E quello presentato da me e dalle mie compagne di squadra, Fabrizia Mantovani e Chiara Caragnano, è stato fra i cinque selezionati sul totale dei 47 aderenti».

L’impianto originario era diverso: «Avevamo approntato una realtà virtuale pensata per rilassare e distrarre i pazienti ricoverati in reparti come la pediatria e l’oncologia piuttosto che chiamati a sottoporsi ad esami molto fastidiosi»-

«Ma, poi, a febbraio, quando si è trattato di applicarlo, abbiamo capito che non c’erano più spazi - prosegue Federica -. Il coronavirus si era preso tutto. Da lì, la rivisitazione completa del progetto».

Federica e le colleghe si sono subito rese conto di quanto impattante fosse sul personale medico, infermieristico e di supporto la gestione di una simile emergenza, del tutto nuova, «molto coinvolgente dal punto di vista emotivo - dice Pallavicini - al pari di un attacco terroristico o di una catastrofe naturale. Ci è venuto spontaneo, quindi, ci è parso, persino, doveroso, mettere le nostre competenze al servizio di questa categoria di colleghi così provati, e, così, abbiamo fatto».

Il progetto è stato scritto ex novo, e, il 29 aprile scorso, è stata avviata la campagna di raccolta fondi su “Produzioni dal basso”, piattaforma italiana di crowdfounding e social innovation.

Si può aderire accedendo tramite il link http://sostieni.link/25157. Totalizzati ad oggi, ha totalizzato 2300 euro. L’obiettivo è quello di raggiungere, quanto meno, quota 5mila euro nei prossimi due mesi.

Fondi utili ad elaborare lo step iniziale del progetto, «ovvero mettere a punto - dice Pallavicini - il primo contenuto psico-educativo sulla gestione dello stress e dell’ansia, implementabile, in base all’entità dei fondi che raccoglieremo, con ulteriori step».

Imparare a riconoscere i sintomi

Un progetto articolato che prevede la messa a punto di scenari educativi sulla gestione dell’emotività in emergenza covid, di scenari di rilassamento, e di esposizione.

«Dove per quest’ultima - precisa Pallavicini - si intende realizzare ambienti virtuali, in cui trasportare l’operatore sanitario che intende elaborare il proprio vissuto facendoglielo rivivere non dal vivo, come farebbe qualsiasi terapeuta che ricorra al metodo espositivo tradizionale, ma in modo virtuale. Ciò che, ribadisco, non costituisce la cura, ma è di supporto al terapeuta e utile soprattutto a quelle persone che hanno scarsa capacità immaginativa e che possono essere molto aiutate a fissare i concetti chiave da questi scenari virtuali».

Pensiamo all’allestimento di una sala virtuale nella quale la persona trova materiale interattivo utile ad imparare a riconoscere i sintomi e le cause del disturbo post traumatico da stress e di altri disturbi d’ansia, apprendendo, insieme, consigli ed esercizi utili ad alleviarla.

Medici, infermieri, operatori socio sanitari chiamati a rivivere, come in un film, emozioni vissute, in questo modo rielaborandole.

Una volta approntato, lo strumento virtuale sarà a disposizione gratuita degli esperti della salute mentale sulla piattaforma Oculus store.

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