Speranza ferma lo sci
Uno stop fino al 5 marzo

Il giorno prima dell’annunciata riapertura, la decisione del ministro chiesta dal Comitato tecnico scientifico che vuole anche un lockdown nazionale totale

24 ore dall’annunciata riapertura degli impianti di sci, arriva in serata di domenica 14 febbraio la decisione del ministro della Salute Speranza. Gli impianti sciistici resteranno chiusi e riapriranno venerdì 5 marzo.

«Il Governo si impegna a compensare al più presto gli operatori del settore con adeguati ristori» afferma il Ministero della Salute, annunciando che il ministro Roberto Speranza ha firmato un provvedimento che vieta lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo 2021, data di scadenza del Dpcm del 14 gennaio 2021.

LE INDICAZIONI DEL CTS

È «urgente cambiare subito la strategia di contrasto al virus SarsCov2: è necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata» aveva già detto in giornata Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, che aveva definito «non compatibile con la situazione attuale» la riapertura degli impianti da sci. Anche il Cts aveva concordato sullo stop allo sci «alla luce delle mutate condizioni epidemiologiche» legate alle varianti.

La notizia, una doccia fredda per le località di montagna nella Bergamasca, sta facendo il giro della Rete. Foppolo lo segnala anche online con una scritta e un’immagine molto d’effetto.

UNCEM: STAGIONE FINITA NEL PEGGIORE DEI MODI

«Il blocco dello sci di stasera per domani (domenica 14 per lunedì 15, ndr) è gravissimo. La stagione è finita, per molti operatori che in questi istanti mi hanno confermato che non apriranno più - spiega l’Uncem, l’Unione nazionale comunità ed enti montani - all’apertura degli impianti, arrivato in questi minuti, non trova d’accordo i Comuni montani, insieme a tutti gli operatori economici. Abbiamo buttato al vento milioni di euro in quest’ultima settimana. Uno spreco. Ora contiamo i danni. Che in settimana dovranno essere rimborsati con adeguati ristori. Per il personale serve immediatamente un’indennità, la cassa integrazione. Il Governo Draghi si attivi immediatamente».

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