Sondaggi segreti, non in Svizzera
Una società di Chiasso li rivela

Mentre in Italia si ricorre ad artifici per svelare le previsioni sul voto europeo, un sito della Confederazione svela i numeri e prende in giro la riservatezza italiana

Il mondo sorpassa le leggi, Internet a abbatte le barriere dei segreti. Così l’Italia scopre che le sue leggi sul divieto di far conoscere i sondaggi elettorali nei 15 giorni che precedono il voto sono inadeguate, aggirabili e quindi inutili. Ma soprattutto vecchie e sorpassate.

Così mentre in Italia alcuni siti “mascherano” i sondaggi attraverso artifici diversi - Notapolitica, ad esempio si è inventata un fantomatico Grand Prix d’equitazione con nomi di fantasia che riportano ai leader dei partiti italiani e le percentuali sono tradotte con i tempi d’arrivo - lo sgambetto alla legge italiana arriva da oltreconfine, dalla Svizzera.

Così, senza alcuna copertura di fantasia, il sito di Ticino on line e il quotidiano free “20 minuti” hanno reso noto i risultati di un sondaggio effettuato il 19 maggio. Non mancando di dare una frecciata all’Italia ironizzando sul fatto che “questi sono i numeri, ma l’Italia non li sa”.

Il sondaggio è stato effettuato da una società di Chiasso, la Linetech International che tra il 12 e il 19 ha realizzato 1.000 telefonate CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) raggiungendo un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Secondo il sondaggista italiano Nicola Piepoli, intervistato dal sito «il confronto secondo il dato nazionale e i parziali regionali porta i dati a coincidere. Questo è un controllo di validità interna che è superato».

Secondo il sito svizzero « non solo i dati tengono al loro interno, reggono anche il confronto con tutti i numeri chiusi nei cassetti della sondaggistica italiana. Il confronto dei valori nazionali con quelli dei 17 maggiori istituti italiani mostra un errore non superiore allo 0,5%, dice Piepoli. Così i dati del sondaggio di tio.ch hanno retto il confronto anche con quelli che avrebbero pubblicato Rai, Mediaset, Sky, Repubblica e via dicendo».

«Unica differenza? - è il commento ironico del sito - Questi li potete leggere».

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