Scout disobbedì al questore
Assolto tra gli applausi

Ignorò il foglio di via da Como per una marcia della pace. Il giudice gli dà ragione

Il giudice si siede dopo il verdetto e si concentra sulle carte che ha sul tavolo, per evitare il rimbrotto d’obbligo di fronte all’applauso spontaneo del folto pubblico presente nell’aula. «Assolto perché il fatto non sussiste»: questa la sentenza che ha scatenato il battimani di chi si trovava in Tribunale, e che è stata letta ieri mattina a carico di Jacopo Mascheroni, giovane canturino, capo scout, finito a processo per aver ignorato un foglio di via firmato dal questore di Como.

La vicenda risale al gennaio 2017 quando gli uomini della Questura hanno denunciato Mascheroni per aver partecipato alla marcia per la Pace assieme al suo gruppo scout di Cantù, a dispetto del divieto - sancito dal foglio di via firmato dal questore - di tornare in città. Provvedimento preso in seguito alla protesta - non autorizzata - all’esterno della Rampinini per contestare il trasferimento dei migranti verso i centri accoglienza del Sud.

Il pubblico ministero aveva sollecitato una condanna a due mesi di arresto per Mascheroni, ma il giudice ha accolto la tesi dell’avvocato: «Come si fa a giudicare pericolosa una persona che stava partecipando a una marcia per la pace?».

Ora si attendono le motivazioni della sentenza per comprendere quale lettura dei fatti è stata data dal giudice.

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