Cronaca / Lecco città
Sabato 21 Giugno 2014
Salvati in grotta
lecchesi protagonisti
Montrasio e Cicchelero, della delegazione cittadina del soccorso speleologico, in azione in Baviera
«La più grande operazione di recupero di sempre». Estratto vivo dopo 12 giorni l’ultimo escursionista
E’ stata la più grande operazione di recupero in grotta della storia. Quasi 700 persone coinvolte, provenienti da Germania, Svizzera, Austria, Italia e Crozia, per salvare un uomo intrappolato a meno mille metri per 12 giorni in Baviera. 109 italiani presenti: 23 lombardi, due lecchesi e due comaschi.
Grande team
Sono Damiano Montrasio di Usmate e Massimo Cicchelero di Barlassina della delegazione lecchese e Daniele Bassani di Como e Roberto Corti di Fino Mornasco della delegazione comasca del soccorso speleologo italiano, gli uomini che hanno contribuito al salvataggio del tedesco.
E’ l’8 giugno scorso quando Johann Westhauser, insieme a due amici si trova nella grotta Riesending-Schachthöhle a -980 metri in Baviera, quando viene colpito da una scarica di sassi che lo ferisce e gli fa perdere conoscenza. Uno dei suoi compagni prende subito la via di uscita dalla grotta per chiamare i soccorsi, mentre l’altro rimane con lui. Ci sono volute ore, però, prima che riuscisse a far scattare l’allarme. Intervenuti immediatamente i soccorsi di Germania, Svizzera e Austria, si è capito che la situazione era molto preoccupante: l’uomo era in gravissime condizioni e i soccorritori non riuscivano a raggiungere il luogo in profondità.
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