Processo Ruby, richiesta choc
«Cinque anni a Barbara Guerra»

Mariano Comense - Accuse di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari. Chiesta anche la confisca di 235mila euro

La richiesta della pubblica accusa è di 5 anni di reclusione, per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari.

È questo quanto chiesto al processo Ruby ter per Barbara Guerra, 44 anni, showgirl, nata a Mariano, ex studentessa alla scuola d’arte di Cantù.

Il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno chiesto una condanna a 6 anni di reclusione per Silvio Berlusconi, imputato sempre per corruzione in atti giudiziari. E altri 5 anni per Karima El Mahroug, ovvero l’ormai ex “Ruby rubacuori”, accusata di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari, che sarebbe poi il vantaggio ricavato illegalmente dalle false testimonianze stesse. Una duplice accusa che ritorna per diverse ragazze, ex ospiti delle serate di Arcore, il cui silenzio sarebbe stato comprato dall’ex premier.

Tra le richieste di confisca avanzate dai pm ci sono anche quelle per un totale di circa 2,7 milioni di euro a carico della ventina di ragazze. Per Guerra è stata chiesta una confisca di 235mila euro. Ogni ragazza, infatti, per un certo periodo, avrebbe ricevuto 2mila 500 euro al mese: per l’accusa, Berlusconi «decise di pagare per il silenzio e per le menzogne» di Ruby-Karima e delle altre ospiti alle feste di Arcore.

I pm hanno anche chiesto di confiscare quattro immobili, tra cui le due ville da un milione di euro a Bernareggio, nel Milanese, messe a disposizione di Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli da parte dell’ex premier.

Guerra è difesa dall’avvocato Nicola Giannantoni. Sul tavolo del legale, c’è l’ordinanza del Tribunale di Milano che il 3 novembre ha dichiarato inutilizzabili le testimonianze di ex olgettine, rese nel Ruby e nel Ruby bis, e che potrebbe aver azzoppato parte delle accuse a carico anche della Guerra. Ma sembrano esserci perplessità anche su un aspetto relativo all’accusa di corruzione in atti giudiziari, dato che la villa in comodato d’uso alla Guerra non sarebbe quindi di proprietà della showgirl, né di Berlusconi.

C. Gal.

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