Pescarenico, slogan e polizia
ma nessun incidente

Il contestato intervento di Roberto Fiore, leader e fondatore di Forza Nuova. Al parco di corso Matteotti un presidio antifascista con Cgil, Cisl, Uil e Anpi

Momenti di tensione in piazza Era a Pescarenico, ma nessun incidente. Gli antagonisti hanno atteso a suon di slogan l’arrivo di Roberto Fiore, leader nazionale di Forza Nuova, in città per parlare di immigrazione e famiglia. Incontro inizialmente organizzato in una sala di corso Matteotti, ma per motivi di ordine pubblico spostato poi a Pescarenico. Accanto a Fiore, il coordinatore provinciale Renato Pensa e il responsabile regionale Salvatore Ferrara. Urla e slogan contro l’esponente della destra radicale, con la polizia a fare da cordone tra i due gruppi.

Nella sala del hotel Don Abbondio, Fiore ha parlato di famiglia tradizionale, di crisi economica, di immigrazione, e ha sostenuto: “Forza Nuova si autofinanzia e vive delle proprie risorse. Anpi che è qui fuori a protestare è sovvenzionata dalla Stato. Mi fanno pena quelle donne anziane che protestano e quei ragazzini che non conoscono la storia”.

Fuori, dopo un’ora al canto di “Bella Ciao”, i manifestanti si sono divisi in due gruppi. Uno è rimasto di vedetta e l’altro ha cercato di bloccare il traffico su corso Martiri camminando in mezzo alla strada, per poi dissolversi in centro città. Insulti anche per i cronisti, sul posto per documentare la doppia manifestazione.

In mattinata presidio antifascista al parco di corso Matteotti, dove Cgil, Cisl, Uil e Anpi hanno manifestato il loro sdegno per la presenza in città del leader di un movimento che si ispira apertamente al fascismo.

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