Perse il bimbo per la cura sbagliata
Cantù, condannata la dottoressa

Quattro mesi per un episodio che risale al 2013. Una donna alla 34 a settimana di gravidanza si presentò al pronto soccorso del Sant’Antonio Abate

È stata condannata a quattro mesi - pena ovviamente sospesa - per il reato di aborto colposo la dottoressa che sei anni fa dimise dall’ospedale di Cantù una paziente alla 34esima settimana di gravidanza con una diagnosi di stipsi: la paziente, poche ore più tardi perdette il bambino. Al termine di un processo costruito soprattutto su perizie e consulenze di parte, come spesso accade nei casi di colpa medica, la dottoressa è stata riconosciuta colpevole. La vicenda, per come ricostruita in aula, risale al mese di agosto del 2013, quando la donna, di nazionalità marocchina, si presentò al pronto soccorso verso le 5 del mattino accusando un violento dolore addominale.

Dopo averle rivolto alcune domande, il medico di guardia l’avrebbe dimessa ritenendo che l’origine dei suoi dolori non avesse nulla a che fare con il suo “stato”. Quattro ore più tardi alla donna, ancora dolorante, si ruppero le acque. Tornata a Cantù, fu quindi trasferita al Sant’Anna in ambulanza ma circa un’ora dopo il ricovero il personale che l’aveva presa in cura comunicò al marito la brutta notizia, annunciandogli purtroppo la moglie aveva perso il bambino.

Il servizio su “La Provincia” di martedì 13 agosto 2019

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