Passaggio a livello divelto da un’auto

Un’altra giornata da incubo sui treni

Sbarra danneggiata da una vettura poi scappata fra Ardenno e San Pietro Berbenno. Scattata la denuncia, mentre sei convogli sulla linea hanno subito ritardi arrivati anche a un’ora.

Saranno finiti i problemi? Questa la domanda comune che si sentiva martedì tra i pendolari pensando al terzo giorno lavorativo consecutivo di disagi sulle ferrovie della provincia di Sondrio.

Dopo i vagoni freddi uniti ai ritardi di venerdì, i guasti elettrici a Milano centrale di lunedì con i ritardi e la cancellazione di una corsa, ieri è tornato a farsi sentire il problema dei passaggi a livello.

Ieri è arrivato l’ennesimo intoppo per chi si è trovato suo malgrado a viaggiare sui convogli della linea Tirano-Lecco-Milano. O meglio, se l’è portato dietro un incauto automobilista.

Episodio e conseguenze

Stavolta infatti, è bene premetterlo, la responsabilità non è di Rfi o di Trenord. Verso le 14 un conducente ha divelto un passaggio a livello fra Ardenno e San Pietro Berbenno.

Non solo ha creato un danno e dato il via a una lunga serie di disagi, ma ha anche pensato di fuggire.

Rfi ha inviato sul posto una squadra di operai, che nel giro di mezzora ha iniziato a lavorare per sistemare la sbarra. Nel frattempo è stata formulata una denuncia. Alle forze dell’ordine spetterà il compito di individuare la persona che ha dato origine all’incidente e tutto quello che ne è derivato. Non è uno scenario raro.

Come rilevato da Trenitalia alla fine del 2015, le statistiche dicono che i passaggi a livello sono spesso teatro di infrazioni commesse dagli automobilisti, causa dell’80% dei disagi, con ripercussioni sulla puntualità e sulla qualità del servizio.

Disagi sulla linea

Trenord, subito dopo la segnalazione dell’evento, ha avvisato l’utenza attraverso i siti e le App. La società ha voluto informare i viaggiatori di possibili ritardi fino a mezzora. La previsione è stata ottimistica, visto che si è sfiorata l’ora.

Secondo le informazioni riportate su Twitter, i passeggeri di sei treni hanno dovuto fare i conti con il prolungamento dei tempi di percorrenza e in un caso è stato necessario sostituire il convoglio ferroviario con gli autobus sostitutivi.

Anche se nel caso di ieri, come premesso, i guai sono stati originati da un automobilista, quanto accaduto ripropone la questione dei tanti, troppi passaggi a livello che si trovano sulle linee della provincia di Sondrio. Negli ultimi anni l’attenzione nei confronti di questa problematica è senza dubbio aumentata, sia da parte dell’azienda che gestisce le infrastrutture, sia per il lavoro degli enti locali.

Dal 2013 ad esempio c’è un tavolo tecnico con la Prefettura e gli enti locali, tanto che vari progetti sono stati realizzati. Il problema principale, ancora una volta, è quello dei finanziamenti. Alla comunità locale, in vari casi, si chiede di rinunciare a passaggi ravvicinati e accettare la sostituzione di più attraversamenti con una sola infrastruttura.

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