Omicidio Versace
La famiglia
“boccia” la serie tv

La ricostruzione del delitto in programma su FoxCrime a partire dal 19 gennaio. Ieri il comunicato: «Solo un’opera di finzione»

Arrivano le prime polemiche per “The assassination of Gianni Versace”, la seconda stagione della serie tv “American Crime Story” di Ryan Murphy che arriverà in Italia il 19 gennaio su Fox Crime (il 17 in America) e che racconterà la tragica morte dello stilista italiano, il 15 luglio del 1997, sui gradini della sua villa di Miami, assassinato da Andrew Cunanan, un tossicodipendente dedito alla prostituzione omosessuale trovato morto alcuni giorni dopo, su una piattaforma galleggiante della baia di Miami.

Nella giornata di ieri è arrivato il comunicato ufficiale della famiglia Versace che afferma di non aver autorizzato né di aver avuto alcun coinvolgimento nella serie televisiva dedicata alla morte di Gianni Versace, tratta per altro da un libro anch’esso non autorizzato dalla famiglia.

«Dato che Versace non ha autorizzato il libro da cui è parzialmente tratta, e non ha preso parte alla stesura della sceneggiatura, questa serie televisiva deve essere considerata un’opera di finzione», si legge nella nota con cui la famiglia si riserva anche il diritto di prendere provvedimenti a livello legale, una volta pubblicata la serie.

Si tratta di una delle produzioni più attese di questo inizio 2018 e il cast è stellare: Edgar Ramirez interpreta Gianni Versace, Ricky Martin interpreta il suo fidanzato, Antonio D’Amico e Penelope Cruz è la sorella Donatella.

La Cruz, amica di lunga data di Donatella e spesso testimonial dei suoi abiti, ha affermato nel corso di una recente intervista al settimanale di spettacolo Entertainment Weekly, di aver parlato con Donatella del suo ruolo e della serie: «Abbiamo avuto una lunga conversazione. È stato molto importante per me, credo sappia che dal modo un cui la interpreto emergerà l’affetto e il rispetto che ho per lei», dice l’attrice spagnola.

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