Omicidio di Antonio Deiana
Trent’anni all’assassino

Villa Guardia: condannato l’uomo che ha confessato di aver sepolto il cadavere nello scantinato di una casa di Cinisello. La vittima sparita nel 2012

Dal carcere si era sfogato con una parente dicendo: «Non l’ho ucciso io, ma quello che l’ha portato lì». Eppure, per quanto le parole catturate da un microfono nascosto siano state ritenute genuine e attendibili dagli inquirenti, non sono bastate a evitare a Luca Sanfilippo una condanna a trent’anni di carcere per l’omicidio di Antonio Deiana, ammazzato nel 2012 e sepolto in uno scantinato, sotto la casa dello stesso Sanfilippo, a Cinisello Balsamo.

E la pena sarebbe stata quella del carcere a vita, se solo l’uomo che ha confessato di aver fatto sparire il corpo di Deiana - 36 anni, all’epoca del delitto, di Villa Guardia - non avesse scelto il rito abbreviato (che consente uno sconto della pena), ma si fosse presentato di fronte alla corte d’Assise. Una scelta, quest’ultima, fatta da quello che gli inquirenti considerano l’esecutore materiale dell’omicidio: Nello Placido, 44 anni di Monza, «quello ha portato lì» nello scantinato di Cinisello Balsamo Antonio Deiana.

L’articolo completo su La Provincia di venerdì 21 giugno

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