«Nuovo ponte di Paderno
Senza tangenziale sarà il caos»

Manega: «La semi tangenzialina dalla Sernovella da sola non basta»

«Oggettivamente, ci sono stati pochi passi in avanti. Servirà ancora del tempo e parecchi passaggi prima di arrivare ad una soluzione accettabile».

É critico Robertino Manega , sindaco di Verderio, circa le soluzioni finora ipotizzate per risolvere il rebus dell’attraversamento dell’Adda con il terzo ponte stradale.

Il problema non è solo dove collocare il cavalcavia: con il tramonto dell’ipotesi Pedemontana a sud di Cornate per collegarsi con la A4 a Dalmine, la possibilità di poter fare a meno di un ponte stradale a Paderno è diventata ancora più remota.

Per il prolungamento della Pedemontana dopo Usmate si sta facendo largo l’idea di scendere verso sud ed entrare ad Agrate, soluzione che azzera ipotesi di nuovi ponti sul fiume.

Resta quindi in pista solo l’idea avanzata da Rfi di costruire il ponte appena a sud del Molino Colombo a Paderno.

«Il problema - commenta Manega - è che vogliono scaricare il 60% in più di traffico sulle strade esistenti, che sono di fatto delle comunali pensate decine di anni fa. Se vogliono costruire il ponte in quel posto o anche più a sud, serve la tangenzialina nord di Verderio: la semi tangenzialina dalla Sernovella alla rotonda di via Paderno da sola non basta».

«La tangenziale - fa notare - taglierebbe via del centro di Verderio il traffico, con la sp 55 che diventerebbe comunale», e risolverebbe, secondo il sindaco, anche gran parte dei problemi di traffico di Paderno.

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