Nuovo allarme sulla Milano-Meda
«I 4 cavalcavia vanno chiusi subito»

I tecnici di Infrastrutture Lombarde hanno sollecitato Regione e Provincia di Monza: sarebbe un rischio attendere le ristrutturazioni già finanziate ma previste solo l’anno prossimo

Continuano gli allarmi sui viadotti stradali dopo il caso del crollo del ponte Morandi lo scorso 14 agosto a Genova.Stavolta l’allerta arriva da parte dei tecnici di Infrastrutture Lombarde e riguarda quattro cavalcavia che sovrastano la Milano-Meda.

Gli esperti hanno spiegato in una lettera inviata lo scorso 31 agosto alla Regione Lombardia e alla Provincia di Monza e Brianza che il traffico su quei ponti - e si tratta di qualcosa come centomila veicoli al giorno - deve essere immediatamente interrotto.

Che i cavalcavia avessero bisogno di rinforzi non era un mistero, tant’è che la stessa Regione aveva finanziato il 2 agosto, tramite l’assessorato alle Infrastrutture, i quattro cantieri con uno stanziamento di 1,4 milioni di euro, prevedendo però l’inizio dei lavori l’anno prossimo.

La decisione era stata presa alla luce di un documento di allarme stilato nell’agosto di un anno fa dall’ingegnere Giuseppe Giunta, incaricato dalla Provincia di Monza e Brianza, il quale prevedeva la possibilità di utilizzare i quattro cavalcavia solo per un anno ancora, visto lo stato di degrado del calcestruzzo.

E che comunque imponeva subito un limite al transito dei veicoli di peso superiore alle 10 tonnellate.Nello specifico si tratta dello svincolo 26 (al km 142), del cavalcavia numero 10 (effettivamente è l’unico chiuso, è quello a Bovisio Masciago, via Mestri del Lavoro), del 12 (a Cesano Maderno, zona via Manzoni) e del 14 (ancora a Cesano, ma in zona via San Benedetto).

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