Non bastano i temporali
La Regione annuncia
«Stato di crisi idrica”

Annunciato il provvedimento per l’intero territorio

Nonostante qualche temporale, la situazione della siccità continua a preoccupare. Oggi al ‘Tavolo regionale per la crisi idrica’, riconvocato dopo la prima seduta del 31 marzo per fare il punto sulla situazione delle risorse idriche in Lombardia, è stato annunciato l’imminente provvedimento di giunta con la quale verrà dichiarato lo stato di crisi idrica regionale e si disciplinerà l’applicazione «ragionata» delle deroghe al deflusso minimo vitale sia sulle aste fluviali di Adda e Oglio sia sugli altri sottobacini idrografici del territorio regionale. Saranno applicate misure finalizzate al contenimento dei prelievi ed al risparmio idrico.

Sulla base del monitoraggio condotto in queste settimane, sia a livello regionale sia a livello di Osservatorio del Distretto idrografico del fiume Po, si è confermata la persistenza di una situazione di ‘severità idrica media’ (arancione) su tutto il territorio regionale.

Sulla base dei dati resi disponibili da Arpa Lombardia, è inoltre confermata una situazione delle scorte idriche con un significativo deficit rispetto ai dati medi del periodo. Complessivamente il manto nevoso, gli invasi idroelettrici montani e i volumi accumulati nei grandi laghi regolati sono complessivamente inferiori al 50% rispetto alla media di riferimento (2006-2020).

«A fronte dell’operazione di utilizzo della deroga del deflusso minimo vitale per invasare acqua nei principali laghi (nello specifico Lago d’Iseo e Lago di Como) – spiega l’assessore a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni Massimo Sertori – abbiamo ora sufficiente risorse per iniziare l’irrigazione. La collaborazione tra i componenti del tavolo, consorzi di irrigazione e bonifica, associazioni agricole e Regione, è stata proficua. Gli agricoltori hanno accettato di posticipare la semina in attesa si invasare acqua sufficiente per avviare l’irrigazione».

E aggiunge: «Queste misure ci hanno messo in condizioni per i prossimi 10/15 giorni di poter erogare in quasi tutti i comprensori i volumi d’acqua necessari al comparto agricolo. Questo nonostante la scarsità di piogge».

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