No agli impianti sciistici sul Monte San Primo: Circolo Ilaria Alpi e Wwf contrari

Canzo Iniziativa degli ambientalisti contro la Comunità montana: sono arrivate già più di cento mail

Il Circolo ambiente Ilaria Alpi lancia il “bombing” nei confronti della Comunità montana del Triangolo Lariano contro il progetto di rilancio turistico del Monte San Primo. Sono già oltre cento le email arrivate all’ente canzese su invito appunto degli ambientalisti, l’iniziativa è partita solo da alcuni giorni.

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C’è una certa contrarietà di massima per quanto riguarda il progetto della Comunità montana che prevede dei cannoni spara neve sul Monte San Primo con un bacino per l’innevamento artificiale, poi un nuovo parcheggio, dei tapis roulant per la risalita, un’area giochi e molto altro. Un progetto  di certo importante  e per forza di cose impattante con i suoi 5milioni di euro di costo e ritenuto dall’ente canzese una scelta per incentivare il turismo, una scelta su cui non sono per nulla d’accordo gli ambientalisti  e anche il Wwf che si è aggregato alla battaglia.

Spiega il presidente del circolo ambiente Ilaria Alpi Roberto Fumagalli: «Noi abbiamo lanciato un’iniziativa via social di mobilitazione, per ora via mail, che chiede ai cittadini di scrivere alla Comunità montana alla email: [email protected] un messaggio con contenuto: «No agli impianti sciistici sul Monte San Primo» mettendo come contatto anche noi del Circolo ambiente Ilaria Alpi alla email [email protected]. già oltre un centinaio hanno scritto».

Dagli ambientalisti il no è deciso: «Il progetto è assurdo per la parte che riguarda l’impianto di innevamento artificiale e i tapis roulant, l’eventuale skilift e il parcheggio. Sono opere che rischiano di aumentare il consumo di suolo, è un progetto fuori tempo e fuori luogo perché va a creare un antropizzazione e cementificazione in un territorio che andrebbe invece preservato dal punto di vista naturalistico. Fuori tempo perché è assurdo pensare a un impianto per lo sci quando si sa che nevicherà sempre meno sotto i 2.000 metri e l’innevamento artificiale comporta dispendio di acqua e di energia in un periodo di forte siccità e di carenza energetica. Chiediamo alla Comunità montana e al Comune di Bellagio di rinunciare a questo progetto e puntare piuttosto allo sviluppo turistico dolce con la sistemazione dei sentieri esistenti. Occorre pensare alla salvaguardia naturalistica del Monte San Primo e magari creare delle navette che portano gli escursionisti dalla stazione ferroviaria di Asso fino al monte. Si sono schierati con noi la Commissione Tutela Ambiente Montano, facente parte del CAI Lombardia e il Wwf Lombardia», conclude Fumagalli.

Gianni Del Pero, presidente del Wwf Lombardia concorda con il Circolo: «Si tratta di un progetto che causerà uno scempio sulle pendici del Monte San Primo. Cinque milioni di euro per realizzare un inutile luna park sciistico, con innevamento artificiale, tapis roulant, eventuale skilift e parcheggio. Tutto dove ormai la neve è evento raro e andando a deturpare il luogo. Wwf Insubria sede di Como  e Wwf Lombardia aderiscono alla sollecitazione del Circolo ambiente “Ilaria Alpi” in difesa del Monte San Primo e esprimono la loro contrarietà  ribadendo inequivocabilmente: No agli impianti sul Monte San Primo».

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