’Ndrangheta a Cantù dopo la sentenza
«Scenario spaventoso, ora iniziative»

Le reazioni delle categorie: da Confcommercio a Confesercenti, fino agli artigiani

La paura, tra le associazioni di categoria, all’indomani della sentenza - di primo grado - di colpevolezza letta dal Tribunale di Como, è che la ’ndrangheta, a Cantù, in futuro, possa tornare all’attacco.

Il fatto che la criminalità organizzata sia stata presente, e il rischio corso dalla città di una guerra di mafia tra le cosche, uno scenario comunque spaventoso, non può far escludere che, in futuro, non vi sia un nuovo tentativo di controllo del territorio. E quindi, ecco il desiderio di organizzare iniziative.

A partire da alcuni incontri con gli stessi commercianti. Utili per evitare che la ’ndrangheta rientri dalla porta dei locali.

La sentenza, destinata a essere impugnata in Appello dai difensori degli imputati, è una prima conferma alla tesi degli inquirenti: la ’ndrangheta, in piazza, c’era. Oggi, c’è anche la voglia di cambiare spartito. Ma anche, forse più di prima, a non sottovalutare il fenomeno.

Preoccupazione tra le reazioni delle categorie: da Confcommercio a Confesercenti, fino agli artigiani

Le reazioni su La Provincia in edicola martedì 23 aprile

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