L’addio alla donna assassinata
«Animale chi l’ha uccisa»

Trecento persone ai funerali della donna uccisa dall’ex. Il parroco nell’omelia: «Impariamo tutti a rispettare anche i più deboli»

All’ultimo commosso saluto a Lidia Nusdorfi, la donna di 35 anni crudelmente uccisa a pugnalate lo scorso primo marzo in stazione , hanno partecipato ieri pomeriggio circa 300 persone.Poi il corteo funebre si è diretto al cimitero cittadino, dove la donna è stata sepolta.

Pochi fiori, ma all’esterno della parrocchiale una cassettina per raccogliere delle offerte da devolvere alle associazioni contro il femminicidio.

Vibrante e intensa l’omelia del parroco, don Luigi Alberio.

«Siamo rimasti tutti atterriti da quel che è accaduto – sono state le parole di don Luigi - è stato un atto di violenza da condannare in maniera vibrante, come tutti quelle azioni che attentano alla vita, senza comprendere che è un dono prezioso e non una merce da sfruttare. Quando qualcuno si comporta in questo modo, pur se si tratta del compagno, questi decade al rango di animale. Sono certamente parole dure, non vogliono però essere uno sfogo amaro, ma una difesa della vita, contro il femminicidio e contro ogni violenza; un impegno da sostenere e cogliere tutti assieme».

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