Merate, via ai lavori per il polo emergenza
Ma i Comuni del Casatese non pagano

Via libera alla realizzazione della struttura che ospiterà Protezione civile e pompieri Doveva accogliere anche la Croce Rossa. Casatenovo, Missaglia e Barzanò si tirano fuori

Via libera alla realizzazione della struttura che ospiterà il Com, centro operativo misto nell’area accanto alla caserma dei vigili del fuoco in via degli Alpini.

Ieri mattina, la Edilconfort di Verona ha sottoscritto il contratto con il Comune di Merate e già dalla prossima settimana dovrebbe cominciare ad allestire il cantiere per la realizzazione dell’edificio di 1200 metri quadrati che, oltre al centro operativo misto e alla sede della protezione civile, ospiterà anche una zona per l’autorimessa dei mezzi, in particolare quelli dei vigili del fuoco.

Le quote

L’intervento, del costo di 1,2 milioni di euro, sarà per la metà sostenuto da Regione Lombardia, e per il resto, in base a quote diverse, da numerosi Comuni del Meratese e Casatese. La quota della caserma dei vigili del fuoco sarà infatti suddivisa tra tutte le 24 amministrazioni della zona, quella del Com tra i quindici Comuni che fanno parte del Com numero 7 che fa capo a Merate, mentre le spese per la protezione civile saranno esclusivamente a carico di Palazzo Tettamanti.

«Il Com - sottolinea il sindaco Massimo Panzeri - è una struttura che ha bisogno anche di un luogo fisico e quello in via degli Alpini sarà la sua sede. Il progetto va ad inserirsi nel centro del soccorso comunale e oltre che in caso di emergenza potrà essere utilizzato per tutta una serie di attività di aggiornamento e di formazione. Non dimentichiamo - ha poi ricordato Panzeri - che poche settimane fa c’è stato un terremoto nella nostra zona e che stiamo vivendo una pandemia. Avere un Com può essere utile per intervenire e organizzarsi».

«Il Com - ha aggiunto l’assessore Giuseppe Procopio , che mercoledì ha presieduto una riunione in municipio sulla questione cui hanno partecipato anche il prefetto Castrese de Rosa e la presidente della Provincia Alessandra Hofmann - è molto utile perché, come dimostrato dall’imperatore Augusto, che lo ha di fatto inventato, essere sul posto in caso di emergenza fa la differenza».

I tempi

Se una parte del progetto, che richiederà complessivamente un anno di tempo, permetterà ai vigili del fuoco di dotarsi di spazi per il ricovero dei mezzi, dall’altro consentirà a Merate di potere finalmente realizzare quel polo del soccorso ideato un decennio fa e che, in origine, avrebbe voluto collocare in quella zona anche la sede della Croce Rossa.

Purtroppo, come emerso nel corso della riunione di mercoledì, non tutti i Comuni hanno fatto la propria parte. Casatenovo, Missaglia e Barzanò hanno infatti ribadito che non intendono pagare la propria quota per quello che riguarda il Com.

«Questa scelta - ha commentato il sindaco Massimo Panzeri - lascia un po’ di amarezza. Mi auguro che possano ripensarci. Ma qualunque sarà la loro decisione, il progetto va avanti. E Merate si farà carico delle loro quote. Spiace però constatare che l’unità del territorio sembra essere invocata - ha concluso riferendosi al “buco” di Retesalute - solo quando ci sono i debiti da pagare».

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