«Livigno è bella, ma le case spesso no»

La petizione. Da cinque anni al lavoro come ottico nella località turistica, Enrico Melis lancia una raccolta firme. «È un posto splendido, ma chiedo al Comune di garantire alloggi dignitosi a chi lavora qui, che ora non ci sono».

Un ottico che lavora a Livigno da cinque anni, Enrico Melis, ha promosso in rete su change.org una petizione rivolta al sindaco di Livigno, Damiano Bormolini, per trovare una soluzione al problema della mancanza di alloggi dignitosi per chi lavora e vive a Livigno.

Il professionista premette di non avercela con Livigno: «È un posto di rara bellezza. Quando ci arrivai ai primi di ottobre di cinque anni fa, restai incantato dallo splendore di questa valle circondata dalle montagne, dalle infinite distese di verde, dal bianco brillante della neve. Potrebbe essere il posto perfetto per vivere una vita serena, per costruirsi un futuro. Ma si sa, nessun posto è perfetto e Livigno non fa certo eccezione. Tra i diversi problemi, noti e meno noti, ce n’è uno che ritengo essere particolarmente grave e che meriti pertanto particolare attenzione: la mancanza di alloggi per tutte le persone che da anni vivono e lavorano qua». Melis entra nel cuore della vicenda e non usa mezzi termini: «Trovare un alloggio a Livigno è un incubo; i costi sono vergognosamente alti, le “case” che si trovano sono spesso indecenti, sottoterra, senza finestre, senza luce, piccole e maltenute. Sistemazioni assolutamente inadeguate per un essere umano».

Secondo lui è giunto il momento di dire basta: «Nasce da qui la necessità di organizzare un’azione collettiva, civile e ordinata, avente come scopo ultimo quello di chiedere, con la massima educazione ma anche con incrollabile determinazione, che l’amministrazione del Comune di Livigno si impegni concretamente a trovare una soluzione efficace al problema e venire così incontro alle esigenze di centinaia di persone, che il Comune di Livigno garantisca a tutte le persone che vivono e lavorano qua un alloggio dignitoso a prezzi onesti. Credo che questo posto abbia un debito di gratitudine nei confronti di tutti i ragazzi e le ragazze, gli uomini e le donne, che lavorando instancabilmente giorno dopo giorno contribuiscono più di chiunque altro a rendere Livigno un paradiso per tutti coloro che vengono qui in vacanza. Questa è, se non altro, un’occasione per saldare il debito. Da soli si può fare ben poco, ma uniti possiamo fare tanto».

Ecco allora la proposta di condividere la petizione: «Chiunque abbia avuto o abbia adesso difficoltà a trovare casa; chiunque condivida e sia d’accordo con quanto espresso finora; chiunque voglia contribuire alla causa è calorosamente invitato a mettere una firma e a partecipare in questo modo, attivamente e in prima persona, alla risoluzione di questo problema. Ogni suggerimento e supporto di qualsiasi tipo è accettato e gradito. Il messaggio non vuole in alcun modo suscitare polemiche, tanto meno creare malumori, bensì ha come unico scopo quello di trovare la soluzione a un problema. Il diritto all’abitazione è sancito dalla Costituzione italiana ed è richiamato all’articolo 47 che afferma: “Il diritto a una abitazione dignitosa rientra, innegabilmente, fra i diritti fondamentali della persona”. In ultima analisi credo che sia profondamente ingiusto negare a noi lavoratori, a chi ogni giorno sacrifica il proprio tempo e le proprie risorse, una casa degna di questo nome».

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