L’addio a mister Simoni
Olgiate e Appiano, i ricordi

Crimeni rivela che il tecnico andava a fare benzina in Svizzera e si fermava a Olgiate per un gelato

Gigi Simoni e Olgiate. Un’abbinata che non ci si aspetterebbe per descrivere i trascorsi comaschi dell’ex allenatore dell’Inter, morto venerdì a 81 anni. Il volto gentile del calcio italiano - alla guida anche di Lazio, Napoli e Torino – aveva allenato l’Inter nella stagione 1997-98. Nell’anno in cui frequentò la Pinetina ad Appiano Gentile ebbe modo di apprezzare una eccellenza olgiatese.

Lo ha rivelato l’ex vicesindaco e “anima” del Circolo culturale Dialogo,Roberto Crimeni, nel ricordare l’ex allenatore nerazzurro: «Pochi sanno che a Gigi Simoni, il tecnico gentiluomo, piaceva mangiare il gelato a Olgiate. Infatti, quando era allenatore dell’Inter, spesso si recava alla gelateria Arrighi (oggi ristorante La Dolce Vita) in via Lomazzo-angolo via Marconi per gustarsi un bel cono gelato. Una piccola curiosità, ma anche l’occasione per ricordare una bella persona».

«Mi sarebbe piaciuto intervistarlo per la rivista Dialogo, ma non mi è mai capitato di incontrarlo in gelateria dove passava quasi ogni settimana, quando andava a fare benzina in Svizzera – spiega Crimeni – Sulla via del ritorno, si fermava a prendere un gelato. Era l’unica gelateria sulla Lomazzo-Bizzarone tra Appiano e la Svizzera. Probabilmente la prima volta sarà stato attirato dal parcheggio sempre pieno di auto, indice che evidentemente facevano un buon gelato, e lui stesso ne era diventato un estimatore».

Ben più noto, invece, il legame tra Gigi Simoni e Appiano Gentile. Pur non vivendo molto il paese di Appiano – Pinetina a parte – ha lasciato un ottimo ricordo. Stretto il rapporto con l’edicolante Michele Palella, tuttora fornitore ufficiale all’Inter di quotidiani e riveste.

«Ho bei ricordi, perché Gigi Simoni era un uomo veramente eccezionale. Quando mi capitava di fargli qualche richiesta, me l’accordava sempre. Ricordo in particolare quando dalla casa di riposo Bellaria mi chiesero se fosse possibile ricevere la visita di qualche giocatore dell’Inter. Girai la richiesta a Simoni e lui accordò il permesso a due giocatori di andare alla Bellaria».

Visita cui presenziò anche Renato Leoni esperto di storia locale, di fede nerazzurra: «Simoni, con il bene placet dell’allora presidente Massimo Moratti , autorizzò un paio di giocatori ad andare in visita alla casa di riposo Bellaria e Ronaldo alla scuola materna di Appiano».

«Era un signore. Molto serio, quanto cordiale - aggiunge Leoni - Trasmetteva serenità. Riusciva a tenere a freno giocatori un po’ irrequieti, come Ronaldo, con la sua autorevolezza. Si vedeva poco in paese, ma in tanti ne ricordano la affabilità e la disponibilità nei confronti dei tifosi che affollavano la Pinetina».

In quella stagione il mister acconsentì anche a ospitate di giocatori nerazzurri in istituzioni del territorio, fra cui l’associazione L’Alveare a Olgiate Comasco.

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