L’addio a Lucio Battisti
Ma rimarrà il monumento

Al momento della riesumazione dei resti il camposanto sarà chiuso al pubblico

La concessione della tomba è di un secolo e non può essere ceduta ad altri

Venerdì 6 settembre sarà il giorno delle lacrime, davanti alla tomba di Lucio Battisti: come quindici anni fa, come per il funerale; in effetti sarà un paradossale secondo, ultimo addio.

Via da Molteno, dalla «Brianza velenosa», dalle giornate spesso uggiose, verso l’eterna Roma forse o la solare Rimini celebre per il suo mare anche d’inverno.

Forse i fan potranno minimamente consolarsi: qualcosa da ricordare e su cui piangere resterà loro; cioè, proprio quell’edificio tetro e spoglio.

«La cappella non possono portarsela via – osservava il consigliere comunale delegato all’Anagrafe, Angelo Casiraghi, pensando ai famigliari –. Ovvero: la concessione è per un secolo, è stata pagata a tempo debito. La cappella non può essere rivenduta, per quanto ne so, secondo i regolamenti».

Dunque, il simulacro della tomba di Battisti a Molteno potrà continuare a ricevere l’omaggio degli estimatori. Ciò non frena lo sdegno.

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