La rabbia dei lecchesi

in coda per pagare la Tasi

Ma l’annuncio in extremis del Comune («niente multe fino al 16 luglio») ieri ha scongiurato il caos - I contribuenti agli sportelli: «È l’ennesima tassa sulla casa, ci sentiamo presi in giro. Adesso basta»

Alla fine, il tanto temuto “giorno della Tasi” è arrivato, ma se ne è andato senza lasciare troppi danni: grazie alla decisione del Comune di Lecco di non applicare sanzioni a chi pagherà entro il 16 luglio, i previsti affanni dei contribuenti per riuscire a rispettare il termine del 16 giugno sono venuti meno. Ma tra i cittadini alle prese con l’ennesima tassa (ieri si pagava anche l’Imu sulle proprietà diverse dall’abitazione principale) a prevalere è la rabbia.

L’affluenza agli sportelli bancari e postali è stata intensa per l’accavallarsi delle scadenze – qualcuno che non sapeva della tolleranza annunciata dalla giunta Brivio ovviamente c’era –, ma non ha fatto registrare particolari problemi. Tutto nella normalità, dunque, come hanno confermato anche i caf.

Qualcuno, però, in città è arrabbiato.

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