La guerra dei vigili

contro il comandante

«Non si può lavorare»

Il corpo di polizia precisa i motivi della protesta

«Il problema non è il pattugliamento a piedi

ma le modalità organizzative che sono pessime»

I vigili di Lecco non ci stanno a essere dipinti come agenti “svogliati”, che si lamentano di andare in giro a piedi, senza macchina di servizio. Non è questo il problema che hanno evidenziato all’amministrazione comunale.

La volontà non è in discussione

Il Diccap Sulpm, sindacato autonomo Polizia Locale, rappresentato a Lecco dal segretario provinciale (in servizio al comando di Lecco) Caterina Pepe, ha voluto precisare che nel comunicato reso noto nei giorni scorsi, si denunciavano «Le condizioni di precaria sicurezza e di totale disorganizzazione da parte del comandante del Corpo dei servizi istituzionali, in particolar modo quelli appiedati, nulla esprimendo sulla volontà degli operatori di svolgere tali servizi».

Ovvero il problema non è girare a piedi per il centro o le vie di Lecco, ma farlo da soli e senza mezzi che possano venire in aiuto prontamente, in caso di pericolo.

. L’attacco al comandante Franco Morizio è frontale: «Come stanno a testimoniare le numerose richieste di trasferimento presentate dagli agenti e dagli ufficiali della Polizia Locale di Lecco, non si possono più nascondere il grave stato di malessere e le pessime condizioni lavorative e ambientali che caratterizzano i rapporti all’interno del Corpo di Polizia Locale di Lecco, in particolar modo a causa delle modalità di comando del responsabile del servizio».

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