La Concordia verso Genova
L’urlo di gioia al Giglio

Emozione ma anche tanta soddisfazione dei tecnici. Allarme per alcune macchie “anomale” verso la Corsica

La Concordia è in navigazione per Genova. La nave ha staccato l’ultimo ormeggio alle 11,11.

«Un’emozione enorme e un onore. Sì, sono stato io”: l’uomo che ha tagliato l’ultimo cavo che teneva ancorata la Costa Concordia all’isola del Giglio, una specie di cordone ombelicale della nave, si chiama Wietsman Roets e viene dal Sudafrica, come Nick Sloane. Era a bordo del rimorchiatore Sarom VIII.

Un lungo applauso nel Centro di coordinamento delle operazioni di rimozione della Concordia, sul Giglio, è scoppiato quando è stata data la comunicazione dell’arrivo dell’ultimo via libera per la partenza del relitto. Nel centro operativo anche il capo della Protezione Civile Gabrielli e il sottosegretario Delrio.

Il sobrio Gabrielli

«Vi comunico in maniera ufficiale che la nave è partita” ha detto il capo della protezione civile Franco Gabrielli. «E’ una soddisfazione che deve essere misurata e sobria, che non può prescindere dal perché siamo qua».

Ma non è mancata la commozione in conferenza stampa per la partenza della Concordia dal Giglio. Sia il responsabile del progetto di rimozione per Micoperi, Sergio Girotto, sia il rappresentante di Costa, Beniamino Maltese, hanno fatto piccoli interventi con la voce rotta dall’emozione. La direttrice dell’osservatorio ambientale, Maria Sargentini, ha parlato di «grande emozione» e di «grande esperienza umana».

L’emozione al Giglio

Decine di persone, sedute o in piedi sul molo rosso dell’isola del Giglio, hanno accolto con applausi i lavoratori che erano a bordo dei rimorchiatori, di ritorno dalla Costa Concordia, durante le operazioni di rotazione e spostamento della nave. Qualcuno, in mancanza di bandiere, ha sventolato foulard. Ma ci sono stati anche attimi di commozione e lacrime, soprattutto al suono delle sirene e alla vista di spruzzi d’acqua dal relitto. «Sembravano fuochi di artificio» ha commentato un anziano. In tanti hanno espresso complimenti per la riuscita dell’operazione: «ce l’hanno fatta, è quasi incredibile!» ha ripetuto una signora “armata” di foulard-bandiera. Soddisfatto anche un altro gigliese, che ha chiosato: «Oggi finalmente l’isola è di nuovo nostra»

Allarme dalla Corsica

L’aereo della capitaneria di porto «ha rilevato tre anomalie, tre presenze sulla superficie dell’acqua, che non è detto siano inquinamenti: due al di là delle acque francesi e una nelle acque italiane”: lo ha detto l’ammiraglio Giovanni Pettorino in conferenza stampa al Giglio. «Quella nelle acque italiane - ha aggiunto - è una sottile pellicola di idrocarburo, ininfluente. Su quelle francesi riteniamo siano anomalie anche di entità inferiore, ma non abbiamo nessuna informazione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA