La cazoeùla migliore è di Grandate
Festival record: oltre 30mila porzioni

“Arcade” vincitore assoluto. La giuria popolare incorona il “Sant’Anna” di Como

E alla settima edizione il trofeo della Cazoeùla d’Oro ha lasciato Cantù: per la prima volta ad aggiudicarsi il premio per il miglior piatto non è stato uno chef cittadino ma il ristorante Arcade di Grandate, che guida la classifica assoluta.

Il voto popolare invece ha premiato il Sant’Anna di Como e la giuria tecnica Le Querce di Cantù. Il premio per chi abbia servito più porzioni se l’è aggiudicato, ancora una volta, il ristorante Giardinet, ancora un canturino. A vincere, però, si può ben dire che siano stati tutti e 39 i locali partecipanti, visto che questa edizione del Festival della Cazoeùla, che anche stavolta ha visto La Provincia nel ruolo di media partner, si chiude con un saldo record di piatti serviti, oltre 30mila.

E una massiccia partecipazione popolare, con migliaia di schede compilate da avventori in arrivo anche da fuori regione. Un vero e proprio successo e una scommessa vinta, sottolinea il presidente dell’Associazione Cazoeùla De Cantù Claudio Bizzozero. E ora, per l’ottava edizione, si punta alla Brianza Lecchese e Monzese.

Domenica è calato il sipario sulla rassegna, che, da tradizione, si era aperta il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate. Ieri sera, invece, è andato in scena il galà di chiusura. Quest’anno il numero di ristoranti in gara è esploso – basti pensare che alle prime edizioni erano solo otto – per cui si è reso necessario suddividere le fasi finali in gironi, in una Champions League di verze e costine. Dopo quattro finali e decine di piatti assaggiati e giudicati minuziosamente, è arrivato il momento decretare i vincitori, una serata di gala. Anche questa, da grandi numeri.

Tanto che si sarebbe dovuta tenere dai campioni uscenti, La Cascina di Mattia di Cantù, ma per questioni di spazio ci si è trasferita ad Appiano Gentile, al ristorante Tarantola, decisamente gremito.

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