Jovanotti testimone in tribunale
E scherza «Non sono l’imputato»

Il cantante era convocato come teste. Ha scherzato con i giornalisti e i fotografi

È arrivato a Como addirittura in anticipo rispetto alle 9.30, orario previsto per il processo che lo vedeva come testimone. Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, questa volta si è presentato nell’aula del giudice di pace, nella sede del Quarto Ponte, per dire quello che ha visto la sera del suo concerto al Sinigaglia, quando il suo batterista avrebbe lanciato una bacchetta, colpendo al volto una spettatrice. Nell’attesa di essere sentito in qualità di teste, ha scambiato qualche parola con il personale del tribunale e alcuni fan, firmando anche autografi. «Non sono l’imputato - hai poi scherzato con i fotografi - Non ho così tanta attenzione nemmeno al festival di Sanremo».

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