Inverigo, incendio a Villa Crivelli
Ancora un blitz dei vandali

A sei mesi dall’ultimo episodio ieri alle 18 un nuovo rogo in un box. Sul posto i vigili del fuoco

Ancora in azione i vandali a Villa Crivelli (conosciuta come “Il castello”) ad Inverigo. A poco più di sei mesi dall’ultimo episodio, ieri pomeriggio attorno alle 18 è scoppiato un incendio in uno dei box in costruzione nella zona oggetto di un piano di edilizia residenziale, rimasto incompleto dopo il fallimento della vecchia proprietà. «E’ l’ennesimo atto vandalico - ha dichiarato il consigliere di maggioranza ed ex sindaco Alberto Bartesaghi, sul luogo assieme all’assessore ai Lavori pubblici Marco Colombo -. Purtroppo non è la prima volta che il Castello viene preso di mira in maniera vandalica».

Almeno tre gli episodi di incendio che si sono verificati negli ultimi anni con gli autori che entrano eludendo le transenne poste a chiusura dell’accesso e poi se ne vanno via indisturbati, prima dell’arrivo dei mezzi di intervento. A domare le fiamme, che hanno trovato nel materiale di legno e in plastica, un “terreno fertile” per alimentarsi (la nube di fumo nera era ben visibile anche in lontananza) i Vigili del fuoco di Erba, che hanno dovuto lottare per un paio di ore prima di spegnere gli ultimi focolai.

Dopo il fallimento e l’interruzione dei lavori, Villa Crivelli è rimasta in balia dei vandali che si sono anche accaniti sulla parte storica, rovinando gli infissi e danneggiando anche alcuni dei preziosi affreschi. La parte nuova, quella che era in costruzione e che è rimasta incompleta, comprende alcuni box dove si rifugiano, presumibilmente dei ragazzi che – o volontariamente, per fare un dispetto o in maniera casuale -finiscono con l’appiccare degli incendi. Con il rischio concreto che le fiamme si propaghino anche nella restante parte, provocando un danno irreparabile.

«Proprio a fine mese, il 31 maggio il Castello andrà all’asta per la seconda volta, dopo quella andata a vuoto lo scorso ottobre -ha spiegato l’assessore Colombo - Speriamo che in questa occasione si trovi un acquirente che poi pensi ad un piano serio di recupero. Anche per porre fine agli atti vandalici. Che, mi preme ricordare, alla fine hanno un costo anche per la comunità».

Guido Anselli

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