In Italia da sole due settimane: arrestata per aver rubato due borsoni con abiti per un valore di mille euro

Erba La ragazza di 22 anni è stata fermata nel negozio con la merce sottratta. Ieri il processo

È arrivata in Italia pochi giorni fa, il 31 gennaio, passando dall’aeroporto di Roma. Eppure, dopo appena una settimana, ha già a suo carico il primo patteggiamento per un furto avvenuto all’interno del negozio “Ovs” del centro commerciale di via Prealpi a Erba. Non un furto piccolo, occorre dire, bensì due borsoni pieni zeppi di indumenti, magliette, felpe, per un valore che è stato quantificato in poco meno di mille euro, 940 per la precisione.

La ragazza, Rubina Mustafa, rumena di 22 anni, in Italia senza fissa dimora, è stata arrestata e processata ieri mattina per direttissima decidendo di patteggiare un anno con 300 euro di multa. La pena è stata sospesa. La giovane, ad un controllo effettuato dai carabinieri, è risultata incensurata.

La ragazza, sentita dal giudice monocratico Valeria Costi, avrebbe riferito che era stata la cugina a convincerla a venire in Italia dalla Romania. La giovane sarebbe poi stata accompagnandola da complici anche nel centro commerciale di Erba. Di certo la ventiduenne rumena non conosceva una parola di italiano e nemmeno i luoghi in cui stava rubando. Difficile tra l’altro capire come la ventiduenne pensasse di poter uscire senza venire fermata. Infatti, come è ben facile intuire dall’importo totale della merce rubata, i due borsoni che aveva riempito di indumenti erano molto visibili. L’ipotesi è che possa aver pensato di guadagnare l’uscita raggiungendo il parcheggio per poi scappare in compagnia di complici che l’aspettavano.

Gli addetti alla sicurezza l’hanno invece controllata fermandola in attesa dell’arresto poi completato dai carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Como. La merce rubata è stata restituita al negozio. La segnalazione è stata invece girata in procura finendo sul tavolo del pubblico ministero di turno, la dottoressa Antonia Pavan. Ieri mattina, infine, il patteggiamento in seguito ad un accordo – poi ratificato – trovato dall’avvocato che l’assisteva, Arianna Cesana, con la pubblica accusa.

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