Il pilota alzatese dell’ultraleggero
«Io, in avaria a mille metri di quota»

Aurelio La Monica, 67 anni, racconta l’atterraggio d’emergenza nella Bergamasca: «Gli alberi hanno tranciato le ali proprio in fase di atterraggio, la cellula è rimasta intatta»

A quasi mille metri di altezza. Con il motore in avaria. E poi, l’atterraggio di emergenza in un campo della Bassa Bergamasca. Passato attraverso il violento contatto contro alcuni alberi. «C’è stata un’avaria, questo è certo, di cosa si tratti non lo so ancora. Ero circa a duemila piedi (poco meno di mille metri, ndr). La cellula è rimasta intatta e lo sarebbe rimasto tutto il velivolo se non ci fossero stati degli alberi che mi hanno tranciato le ali». Così Aurelio La Monica, 67 anni, ex bancario, ha raccontato in queste ore a L’Arena di Verona, la città in cui oggi vive, la sua disavventura, avvenuta mercoledì poco dopo la sua partenza dall’aeroporto di Verzago, frazione di Alzate Brianza.

I servizi su “La Provincia” di sabato 7 settembre 2019

© RIPRODUZIONE RISERVATA