«Il nostro bimbo era sereno
Non è giusto morire così»
E il medico finisce sotto inchiesta

La famiglia del piccolo Liam distrutta dal dolore: «Era perfettamente in salute». Indagata la dottoressa del pronto soccorso pediatrico: atto dovuto

«Il nostro piccolo Liam la sera prima del malore rideva con la mamma nel lettone. Non è giusto morire così».

Dolore e rabbia per la morte del bambino di quattro mesi di Grandate.

Perché? Chiedono ora i suoi cari. Una tragedia inspiegabile, senza una ragione apparente, che ha gettato nello sconforto i familiari del piccolo e che desta anche tanta rabbia. La mamma Giusy Tucciarello, 31 anni, è distrutta. Il dolore l’ha sopraffatta.

Il suo bimbo di appena quattro mesi che l’ospedale aveva dimesso nel pomeriggio solo con la raccomandazione di somministrargli gli antibiotici, ora non c’è più.

«Mia figlia sta molto male. Non è in grado di parlare»sono le parole di nonna Filippa che per prima seguendo le indicazioni del 118 ha cercato di rianimare il nipotino.

Oggi la mamma tornerà in ospedale per capire perché il suo bambino che fino a qualche istante prima del mancamento era sereno non le potrà più sorridere.

Nel frattempo, sul fronte dell’inchiesta, la Procura ha iscritto nel registro degli indagati la dottoressa che era in servizio al pronto soccorso pediatrico del Sant’Anna il pomeriggio in cui Liam è stato visitato per sei ore. Si tratta di un atto dovuto, in attesa dell’autopsia di domani.

SUL GIORNALE LE TESTIMONIANZE

© RIPRODUZIONE RISERVATA