Il luogo della morte di Mussolini
Adesso diventa Largo Partigiani

La decisione presa dalla giunta per «ripensare alla geografia della memoria»

Si torna a parlare di Giulino di Mezzegra, luogo in cui il 28 aprile 1945 vennero fucilati Benito Mussolini e Claretta Petacci.

Cinque anni dopo il botta e risposta a “colpi” di targhe tra unione nazionale combattenti della Repubblica Sociale Italiana e Anpi. il Comune di Tremezzina guidato dal sindaco Mauro Guerra - con una delibera di Giunta ha dato il via libera all’intitolazione di “Largo Partigiani Tremezzini” «in prossimità del luogo della fucilazione di Benito Mussolini», all’incrocio tra via Ventiquattro Maggio e via Pola.

L’area è quella in parte destinata a parcheggio e in parte a verde attrezzato.

«A Giulino di Mezzegra - si legge ancora nella delibera - è stata eseguita la sentenza di condanna a morte di Benito Mussolini disposta dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia” e ancora “il 4 ottobre 1944, in località Lenno, si è svolta quella che è passata alla storia come la battaglia di Tremezzina».

Anche per questo «è indispensabile che la toponomastica, in occasione della sua revisione conseguente alla fusione dei quattro Comuni, sia ripensata anche come geografia della memoria, dei fatti e soprattutto del sacrificio di giovani tremezzini per riconquistare libertà, democrazia, pace e giustizia sociale».

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